La Polizia di Stato identifica i presunti responsabili di rapine nel quartiere Zen di Palermo
La Polizia di Stato ha fatto luce su due violenti episodi di rapina avvenuti nel quartiere Zen di Palermo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Due giovani palermitani, identificati come B.G. (29 anni) e L.R.D. (21 anni), sono stati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare con braccialetto elettronico. B.G. è gravemente indiziato di entrambi gli assalti, mentre L.R.D. è coinvolto solo in uno di essi.
Il primo episodio di rapina si è verificato il 29 dicembre 2023, quando un gruppo di tre uomini ha assaltato la filiale postale di via Gino Zappa. Approfittando del momento in cui la saracinesca era stata appena chiusa, i rapinatori hanno utilizzato un ciclomotore rubato per sfondare l’ingresso dell’ufficio. La direttrice è riuscita a rifugiarsi in una stanza protetta, salvando sé stessa e il denaro dall’assalto violento. Di fronte all’impossibilità di completare il colpo, i malviventi hanno abbandonato la scena, non senza mostrare segni di frustrazione.
Il secondo episodio è avvenuto il 25 gennaio 2024. In questa occasione, un commando di almeno tre rapinatori ha attaccato un furgone che trasportava colli di sigarette. Approfittando di un momento di sosta per una consegna in via Einaudi, i rapinatori, armati di pistola, sono riusciti a rubare otto colli di sigarette. Le telecamere di sorveglianza hanno catturato chiaramente le fasi della rapina, fornendo elementi chiave per le indagini.
Le indagini condotte dal Commissariato di P.S. "S.Lorenzo" hanno rivelato evidenti collegamenti tra i due episodi. Le immagini registrate durante gli assalti hanno permesso agli agenti di identificare B.G. come il rapinatore comune ai due eventi, in virtù della somiglianza fisica e degli indumenti indossati. Inoltre, un particolare tatuaggio su un braccio ha ulteriormente avvalorato l’identificazione del giovane.
Un ulteriore elemento chiave è emerso dalla rapina al furgone di sigarette: uno dei colli rubati era dotato di GPS, che ha tracciato il suo percorso fino a un appartamento nel quartiere Zen, corrispondente al domicilio di B.G. Dopo un breve periodo presso quell’indirizzo, il GPS è stato trovato in una discarica nelle vicinanze.
Le evidenze raccolte hanno contribuito a identificare L.R.D. come uno dei membri del gruppo che ha perpetrato la rapina al furgone di sigarette, anche se al momento dovrà rispondere solo di questo reato. Tuttavia, entrambi i giovani rimangono presunti innocenti fino a una eventuale sentenza definitiva, in linea con il principio costituzionale della presunzione di innocenza.
Le operazioni di indagine continuano, mentre la Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nel contrasto alla criminalità e nella tutela della sicurezza dei cittadini.