Emergenza Oropouche: primi decessi in Brasile e casi segnalati in Italia
Il virus della febbre di Oropouche ha guadagnato l’attenzione internazionale a seguito dei primi due decessi confermati in Brasile, precisamente nello stato di Bahia. Il ministero della Salute brasiliano ha reso noto che le vittime avevano manifestato sintomi gravi precedentemente alla loro morte, segnalando una preoccupante escalation della malattia già identificata in altre parti del mondo.
Cosa è il virus della febbre di Oropouche? Si tratta di un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare, scoperta per la prima volta nel 1955 a Trinidad e Tobago. Tra i sintomi più comuni si annoverano febbre alta, dolori articolari e rash cutaneo. Questo virus, appartenente alla stessa famiglia di Dengue e West Nile, è stato identificato recentemente anche in Italia, dove sono stati diagnosticati quattro casi in totale. I pazienti interessati avevano storie recenti di viaggi in Sud America e nei Caraibi.
I dettagli delle vittime in Brasile sono allarmanti: il primo decesso, avvenuto il 17 giugno, riguardava un giovane di 24 anni, seguito dalla morte di una donna registrata una settimana fa. Entrambi presentavano sintomi preoccupanti, quali febbre alta, mal di testa, dolori retro-orbitali, nausea e debolezza, con un successivo deterioramento delle loro condizioni di salute, manifestatosi in emorragie e calo grave di emoglobina e piastrine.
Secondo le autorità brasiliane, nel 2023 vi sono stati 832 casi confermati di febbre di Oropouche, mentre nel 2024 il numero è salito a 7.236, un drammatico incremento del 770,19%. Il contagio ha inizialmente colpito il Nord del Brasile, ma ora si sta diffondendo anche in altre regioni.
Medici e ricercatori italiani hanno rassicurato la popolazione, affermando che attualmente non ci sono segnali di epidemie in Italia, ma rimane fondamentale un monitoraggio costante. Gli esperti avvertono, però, che le arbovirosi come la febbre di Oropouche possono diventare una sfida per le nostre società a causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento degli spostamenti umani. “Diagnosi tempestive e interventi di salute pubblica, come le disinfestazioni, sono essenziali per contenere questi rischi”, hanno concluso.
In conclusione, la febbre di Oropouche rappresenta una nuova minaccia per la salute pubblica, richiedendo una vigilanza continua e strategie efficaci per la prevenzione e l’intervento. La comunità internazionale deve unirsi per affrontare questa emergenza sanitaria prima che possa espandersi ulteriormente.