Autoxelox sotto sequestro: scopri quali comuni sono coinvolti e cosa aspettarsi per chi ha ricevuto la multa!

Autovelox Illegali: La Magistratura Interviene con il Sequestro in Tutta Italia

Roma – 29 Luglio 2024 – Un importante provvedimento della magistratura ha scosso il mondo della sicurezza stradale in Italia: il gip del tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro degli autovelox a postazione T-EXSPEED v 2.0, utilizzati per la rilevazione della velocitĂ  sulle strade statali della provincia. Questo gesto, giunto dopo un’attenta indagine, è motivato dalla mancata omologazione e dall’assenza del prototipo del sistema di rilevamento.

La decisione, che riguarda in particolare le arterie viarie come la SS 107 “Silana-Crotonese” e la SS 106 “Jonica”, potrebbe avere ripercussioni su tutto il territorio nazionale, secondo le osservazioni degli esperti. Infatti, l’iter di sequestro non è isolato. GiĂ  nel 2023, altri dispositivi T-EXSPEED erano stati oggetto di provvedimenti simili, ma dopo il ricorso dei comuni interessati, erano stati rimessi in funzione. Recentemente, una sentenza della Cassazione ha riacceso il dibattito sulla legittimitĂ  dei sistemi di rilevamento, citando elementi che sollevano forti dubbi sull’utilizzo di questi apparati.

Ma cosa accade ora ai cittadini che hanno ricevuto una multa da questi dispositivi? Secondo quanto emerso, le indagini hanno confermato non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza di un prototipo definito, indispensabile per garantire la validitĂ  delle sanzioni elevate. La Cassazione, infatti, ha stabilito che in presenza di tali irregolaritĂ , i verbali possono essere annullati e gli automobilisti possono richiedere anche il risarcimento delle spese sostenute per il contenzioso.

Il Codacons, nota associazione di consumatori, si è prontamente schierata a favore degli automobilisti. L’avvocato Francesco Di Lieto ha dichiarato: “Siamo pronti a sostenere tutti gli automobilisti che si rivolgeranno a noi. Abbiamo presentato diverse denunce e richieste di sequestro di questi apparecchi, sostenendo la loro illegittimità”.

Il panorama si complica ulteriormente, poichĂ© i sistemi T-EXSPEED v 2.0 non si limitano alla Calabria, ma sono stati installati anche in numerosi comuni d’Italia, tra cui Venezia, Modena e Cerignola. In caso di contenzioso, gli automobilisti si trovano a dover affrontare non solo le multe ma anche un sistema che, stando alle indagini, potrebbe non rispettare le normative vigenti.

Il provvedimento di sequestro, quindi, non mette solo in discussione la validità delle multe, ma solleva interrogativi sul modo in cui i comuni hanno gestito e utilizzato le entrate derivanti dalle sanzioni. "Chi pretende il rispetto delle regole non può essere il primo a non rispettarle," ha commentato Di Lieto, insinuando che molti comuni hanno fatto affidamento su queste entrate, senza garantire il corretto riutilizzo delle risorse per migliorare la sicurezza stradale.

In conclusione, l’intervento della magistratura e le reazioni delle associazioni di consumatori pongono l’accento su un sistema che, sebbene progettato per garantire la sicurezza, presenta evidenti lacune e irregolaritĂ  che necessitano di una revisione urgente. La questione degli autovelox illegali potrebbe segnare un punto di svolta nella gestione della sicurezza stradale in Italia.