Campi Flegrei, Musumeci annuncia che entro la fine dell’anno verrà valutato lo stato di vulnerabilità degli immobili, mentre l’allerta rimane gialla

Campi Flegrei: Musumeci annuncia un’indagine sulla vulnerabilità degli immobili

Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, è intervenuto oggi in audizione presso la commissione parlamentare per le Questioni regionali sui Campi Flegrei, fornendo aggiornamenti cruciali sulla sicurezza del patrimonio immobiliare della zona. Entro la fine dell’anno, il ministero prevede di avere un quadro chiaro sulla vulnerabilità degli immobili, grazie a un’analisi che coinvolgerà centinaia di tecnici e migliaia di sopralluoghi.

Musumeci ha dichiarato che il fenomeno dell’abusivismo edilizio è presente nella regione, sebbene non abbia fornito dettagli sull’estensione e sull’entità del problema. "Immaginiamo che, attraverso un’indagine più accurata, si possano individuare abitazioni particolarmente a rischio bradisismico", ha spiegato il ministro, sottolineando la necessità di attuare misure urgenti per la riqualificazione degli edifici residenziali inagibili.

Inoltre, il ministro ha chiarito che non è previsto alcun supporto per gli immobili abusivi e le seconde case. Infatti, saranno solo le unità abitative identificate come vulnerabili a ricevere assistenza, in collaborazione con le autorità locali.

La questione delle nuove costruzioni è altrettanto delicata. Musumeci ha affermato che il governo centrale ha stabilito un divieto di costruzione nella zona dei Campi Flegrei, in attesa che la Regione Campania emani norme in materia urbanistica. "Non si può più costruire una casa in quell’area", ha sottolineato.

Intervenendo sulle dinamiche di rischio attese nella zona, Musumeci ha messo in evidenza che dal 2005 ad oggi il terreno si sarebbe sollevato di 1 metro e 20 centimetri, contribuendo a un quadro complessivo di pericoli sismici, vulcanici e bradisismici. Il livello di allerta rimane giallo, come confermato dalla commissione nazionale Grandi rischi, e non è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale poiché non richiesto dalla Regione.

Un ulteriore punto di discussione è stato il tema della messa in sicurezza degli immobili. Musumeci ha chiarito che non è concepibile che lo Stato possa garantire la sicurezza di tutto il patrimonio edilizio del 64% del territorio nazionale esposto a rischi sismici. "Smettiamola di creare illusioni nella popolazione", ha avvertito, evidenziando la necessità di un approccio realistico e condiviso con le comunità locali.

Infine, Musumeci ha toccato anche la questione del supporto agli sfollati dopo la scossa del 20 maggio scorso. "Se non arrivano i soldi per gli sfollati, la colpa non è del governo nazionale", ha affermato, sollecitando i parlamentari locali a fare pressione sulla Regione e sui Comuni per assicurare le necessarie risorse.

La situazione nei Campi Flegrei resta complessa e delicata, con la popolazione che continua a vivere in un clima di incertezza e preoccupazione. La risposta del governo, basata su indagini e politiche di sicurezza, si rivela più che mai necessaria di fronte a un territorio così instabile.