La Germania è sull’orlo della recessione
ROMA – La situazione economica della Germania continua a destare preoccupazione. Secondo i dati pubblicati dall’istituto statistico Destatis, il PIL tedesco si è contratto dello 0,1% nel secondo trimestre del 2024, mentre gli economisti si attendevano una crescita dello 0,1%. Questo risultato mette in evidenza un quadro economico complesso e in deterioramento.
Tra le cause principali di questa contrazione vi è la diminuzione degli investimenti nel settore manifatturiero e nelle costruzioni. In particolare, si segnala che gli investimenti in attrezzature ed edifici sono calati, corretti per effetto prezzi, stagionalità e calendario, evidenziando una tendenza negativa che potrebbe sfociare in una recessione tecnica, definita come due contrazioni trimestrali consecutive. Infatti, questa flessione segue un modesto incremento dello 0,2% registrato nel primo trimestre dell’anno.
Il contesto economico tedesco è ulteriormente complicato da una serie di fattori avversi: dalle difficoltà nella rete ferroviaria, passando per l’impennata dei prezzi dell’energia a seguito del conflitto russo-ucraino, fino alle proteste degli agricoltori e alla diminuzione della domanda dalla Cina. A tutto ciò si aggiunge una crescente preoccupazione per la crescita dell’estrema destra nel panorama politico tedesco.
Confrontando la situazione della Germania con quella di altre nazioni europee, il contrasto risulta ancora più evidente. Mentre la Spagna ha registrato un incremento del PIL dell’0,8% e la Francia del 0,3%, la Germania si trova a fronteggiare un momento di crisi, con un futuro incerto all’orizzonte.
L’auspicio è che il paese possa trovare una via d’uscita da questo periodo difficile, ma gli esperti avvertono che l’attenzione deve rimanere alta per affrontare le sfide che si profilano all’orizzonte. A questo punto, la comunità internazionale osserva con attenzione i prossimi sviluppi nella più grande economia d’Europa.