Taylor Swift, arriva la docuserie che racconta la lotta contro l’ex discografico
Il mondo della musica si prepara a essere scosso da una nuova docuserie che esplora una delle battaglie più controverse dell’industria: quella tra Taylor Swift e il suo ex discografico, Scooter Braun. Questo scontro, che vale circa 300 milioni di dollari, ha diviso non solo i fan della cantante ma l’intera comunità musicale. La docuserie, intitolata “Taylor Swift vs Scooter Braun: Bad Blood”, debutterà su discovery+ il 1 agosto prossimo.
La faida ha avuto inizio nel 2019, quando Braun, un noto manager di talenti con artisti del calibro di Justin Bieber e Ariana Grande nel suo roster, ha acquisito la Big Machine Records, etichetta che aveva pubblicato i primi sei album di Swift. Da quel momento, Braun è diventato di fatto il proprietario della musica della famosa cantautrice, costringendola a riprendere il controllo della sua opera. La questione si è trasformata in una lotta personale, con Swift che ha deciso di incidere nuovamente i suoi dischi per riappropriarsi dei suoi master.
Questa controversia ha attirato un’attenzione mediatica senza precedenti, facendo eco a discussioni più ampie sullo sfruttamento femminile nell’industria musicale. Mentre alcuni osservatori sostengono che Swift abbia mobilitato la sua fanbase per protestare contro un accordo che non le andava a genio, altri vedono nella sua storia un esempio emblematico di come le donne siano frequentemente sottovalutate nell’industria dell’intrattenimento.
Il primo episodio della docuserie inizierà esplorando come Taylor Swift sia diventata l’artista musicale più celebre della sua generazione. Attraverso testimonianze di amici e giornalisti, emergono dettagli su come Swift abbia saputo mantenere un legame autentico con i suoi fan, contribuendo così alla sua crescita professionale. Brian Mansfield, un amico, spiega come Swift sia riuscita a “conquistare un pubblico che prima non le prestava attenzione”, passando da popstar adolescente a una figura centrale della musica contemporanea.
Sotto il profilo emotivo, la docuserie promette di dipingere Swift come una vittima di una cattiva gestione da parte della sua etichetta discografica. D’altra parte, la narrazione di Braun sarà ascoltata nella seconda parte, offrendo il suo punto di vista sulla questione. Il giornalista Zing Tsjeng sottolinea che "se ti schieri dalla parte di Scooter, Taylor potrebbe sembrare solo una persona che usa la sua fanbase per ottenere vantaggi". Questo sarebbe il fulcro della controversia: “Chi ha veramente ragione in questa disputa?”
Con interviste inedite ad avvocati e giornalisti, la docuserie intende fare luce sulle dinamiche di potere nell’industria musicale, usando la battaglia personale di Swift come esempio emblematico. La storia di Taylor non è solo quella di una singola artista, ma una riflessione più ampia su diritti, diritti di proprietà e impatto culturale delle donne nell’industria della musica.
Con l’approccio diretto e senza filtri della docuserie, ci si aspetta che i telespettatori non solo seguano il racconto di un conflitto personale, ma anche che si confrontino con tematiche di giustizia e equità nel mondo della musica. Un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati di musica e per coloro interessati alle battaglie di potere che si celano dietro le quinte del settore.