Autonomia Differenziata: Raggiunte 500.000 Firme per il Referendum. Schlein e Conte Esultano
In un colpo di scena politico significativo, il fronte del referendum contro l’autonomia differenziata ha raggiunto il traguardo delle 500.000 firme in soli dieci giorni. Le reazioni da parte dei leader delle opposizioni, Elly Schlein e Giuseppe Conte, non si sono fatte attendere, entrambi definendo l’evento come "un segnale potentissimo".
Durante una conferenza stampa, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha affermato: “Questa raccolta firme rappresenta un risultato importante, ma non intendiamo fermarci qui. Riuscire a mobilitare un ampio schieramento di forze sociali e politiche contro una legge che divide l’Italia è un traguardo da celebrare. La legge sull’autonomia differenziata è vista dal Paese come sbagliata e pericolosa.”
Schlein ha inoltre ringraziato i cittadini per il loro supporto, sottolineando che la battaglia contro questa legge proseguirà nelle piazze e durante le manifestazioni. Ha concluso, affermando che “un’alternativa a questa destra è possibile e noi stiamo lavorando per costruirla”.
Dalla sua parte, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso la sua soddisfazione sui social: “Un segnale potentissimo, una grande partecipazione da parte dei cittadini. Non vogliamo vivere in un’Italia frammentata in tante regioni”. Ha avvertito che “l’autonomia differenziata metterebbe a rischio sia i servizi di sanità pubblica che quelli dell’istruzione”.
La preoccupazione per gli effetti della legge sull’autonomia differenziata è particolarmente forte nelle regioni del Sud. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha dichiarato che i dati sulla raccolta firme indicano una maggiore sensibilità del pubblico riguardo a questo tema. “La gente comincia a capire che l’autonomia differenziata rappresenterebbe una crisi irreversibile per tutto il Mezzogiorno d’Italia”, ha affermato De Luca, aggiungendo che “rompere la sanità e la scuola pubblica universale sarebbe un grave errore”.
De Luca ha sottolineato la necessità di modernizzare l’Italia, proponendo soluzioni per ridurre la burocrazia senza compromettere l’unità nazionale. “Ci sono competenze che possono essere trasferite alle Regioni senza compromettere il tessuto unitario dell’Italia”, ha concluso il presidente campano, evidenziando che l’obbiettivo deve essere quello di “dare vita a un’Italia dinamica e moderna”.
L’ampio consenso raccolto per il referendum pone ora una forte pressione sulle istituzioni e sui partiti a favore dell’autonomia differenziata, sollevando interrogativi sul futuro dell’unità nazionale. Con la continua mobilitazione dei cittadini, la questione dell’autonomia differenziata è destinata a rimanere al centro del dibattito politico nei prossimi mesi.