Via Appia: un nuovo sito Unesco e un impegno contro il degrado
Il 31 luglio 2024, la storica Via Appia, conosciuta come la "Regina Viarum", è stata ufficialmente inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità UNESCO. Durante le celebrazioni tenutesi presso il Mausoleo di Cecilia Metella, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato con evidente orgoglio l’importanza di questo riconoscimento per la cultura e l’identità italiana. “Questa è una operazione che ci deve riempire di orgoglio come italiani”, ha affermato, descrivendo il sito come una testimonianza della grande storia e tradizione del nostro paese.
In occasione dell’evento, Sangiuliano ha parlato della necessità di voltarsi verso il passato per costruire un futuro migliore. “Il futuro lo costruiamo se sappiamo rivolgere lo sguardo al passato”, ha dichiarato, aggiungendo che musei e siti storici sono fondamentali per la geografia identitaria italiana. L’acquisizione dello status di sito UNESCO rappresenta non solo un traguardo culturale ma anche un’opportunità di sviluppo socio-economico. Il ministro ha annunciato misure concrete per garantire la valorizzazione della Via Appia, con piani di gestione rivisitati e nuovi stanziamenti previsti nei prossimi mesi.
Uno dei punti salienti del discorso di Sangiuliano è stata la ferma posizione contro il degrado del sito. “Da oggi in poi, il degrado non è ammesso”, ha affermato, rivolgendo un appello ai sindaci dei comuni attraversati dalla via. Ogni amministratore locale ha la responsabilità di proteggere e valorizzare questo importante patrimonio. “Ogni sindaco è autorizzato a stalkerizzarmi perché tutto deve essere valorizzato”, ha aggiunto, evidenziando la sua disponibilità al dialogo e alla cooperazione.
In una visione più ampia, il ministro ha anche annunciato l’intenzione di lanciare un concorso internazionale per la creazione di un logo dedicato alla Via Appia e una nuova segnaletica per il percorso, con l’obiettivo di rendere il sito ancora più accessibile e riconoscibile. Inoltre, Sangiuliano ha affrontato la questione dell’esclusione di alcuni comuni dalla lista UNESCO, promettendo che “lavoreremo da settembre affinché questa esclusione venga sanata”.
L’assegnazione del titolo di sito UNESCO alla Via Appia segna un nuovo capitolo nella storia culturale italiana, contrastando gli sforzi della Cina, che conta 58 patrimoni, mantenendo così l’Italia al primo posto con il suo 60esimo sito UNESCO. Tuttavia, Sangiuliano ha tenuto a precisare che “non è una gara, ma un primato da salvaguardare”, richiamando l’importanza di preservare la nostra eredità culturale per le generazioni future.
Con la celebrazione di questo importante riconoscimento e le ambiziose promesse di azione, il futuro della Via Appia appare luminoso, e con esso la responsabilità di tutti nel garantirne la cura e l’attenzione che merita.