Com’è fatto Marchand, l’uomo-pesce? La scienza prova a spiegare i segreti del nuotatore perfetto
Roma, 1 agosto 2024 – Léon Marchand, il nuotatore francese che sta strabiliando il mondo con le sue imprese alle Olimpiadi, continua a catturare l’attenzione non solo per i suoi successi sportivi, ma anche per l’unicità del suo corpo e delle sue capacità. A soli 22 anni, ha conseguito risultati senza precedenti, diventando il primo atleta a vincere i 200 metri farfalla e i 200 metri rana nello stesso giorno, stabilendo due record olimpici.
Marchand, con un’altezza di 1 metro e 86 e un peso di 77 chili, non sembra avere le caratteristiche fisiche di un nuotatore tradizionale. Non ha le braccia lunghe che fanno la differenza per molti campioni, ma possiede un insieme di doti che lo distinguono nel panorama della natatoria. La sua straordinaria flessibilità articolare, in particolare nelle spalle e nei piedi, gli permette di eseguire manovre intricate con una fluidità invidiabile.
“Non sono grandissimi – afferma Marchand – ma sono flessibili e questo mi aiuta. I miei piedi si dirigono verso l’interno, il che mi consente di catturare più acqua durante le ondulazioni. La chiave del mio successo risiede nella mia capacità di rigenerare il mio corpo anche durante le gare. Dopo soli 300 metri, mi sento come se fossi appena tuffato in acqua.”
La scienza sta cercando di comprendere il segreto del suo straordinario recupero. Secondo Robin Pla, coordinatore del servizio di ottimizzazione delle prestazioni della Federazione francese, Marchand ha un’elevata capacità di recupero, raggiungendo valori di lattato molto bassi in tempi brevissimi. Dopo solamente venti minuti e 900 metri di nuoto lento, il suo corpo si rigenera in modo incredibile.
Un altro fattore che contribuisce alle sue prestazioni eccezionali è il suo VO2max, che indica la capacità di consumare ossigeno. Questo gli permette di smaltire il lattato in modo naturale durante le gare. “Léon può contare su un sistema parasimpatico ben sviluppato che gli consente di gestire le emozioni e mantenere la calma, un fattore cruciale quando si tratta di competizioni di alto livello,” spiega Pla.
Ma ciò che colpisce di più Marchand è il suo profondo legame con l’acqua. “La mia più grande forza è questo fantastico rapporto che ho con l’acqua. Riesco a sentire la densità e la pressione, il che mi permette di ridurre la resistenza e di nuotare con maggiore efficienza.” Per lui l’acqua è un ambiente familiare, un rifugio che lo ha sempre accolto e nel quale si sente a suo agio.
In conclusione, Léon Marchand non è solo un atleta eccezionale, ma anche un esempio di come le caratteristiche fisiche e mentali possano unirsi per creare un nuotatore quasi straordinario. La scienza continua a studiare il suo talento, scoprendo che il vero segreto del suo successo risiede nell’equilibrio tra la capacità fisica e il legame emotivo con il suo elemento naturale.