La Polizia Postale intensifica la lotta alle truffe online: oltre 160 operazioni su tutto il territorio nazionale
Il 30 luglio 2024 ha visto l’implementazione di un’importante operazione della Polizia di Stato, finalizzata a contrastare le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici. Questa iniziativa, denominata “Action Day”, ha coinvolto oltre 160 operatori dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica, e ha portato a perquisizioni personali e domiciliari in diverse regioni italiane, tra cui Campania, Puglia, Veneto e Sicilia.
Le indagini hanno portato alla luce un’ampia varietà di truffe. Tra le più insidiose figurano la “truffa del falso operatore”, in cui i criminali impersonano dipendenti bancari o agenti di polizia per indurre le vittime a trasferire il denaro su conti fittizi, e la “truffa del falso figlio”, in cui un truffatore simula l’identità di un familiare in difficoltà. Gli investigatori hanno anche riscontrato un aumento degli annunci di vendita fraudolenti sui social network, dove i truffatori attirano le vittime con offerte irrinunciabili.
Nei primi sei mesi del 2024, la Polizia Postale ha gestito circa 14.000 casi di truffe online, registrando un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le somme sottratte alle vittime ammontano a circa 114 milioni di euro, con un preoccupante incremento del 71% rispetto al primo semestre del 2023. In particolare, l’Umbria ha visto un aumento significativo del 50% nei casi investigati, allineandosi così con la tendenza nazionale.
I consigli della Polizia Postale per evitare truffe sono fondamentali. È consigliato non cliccare su link sospetti e accedere alle piattaforme ufficiali tramite motori di ricerca. Inoltre, nessun operatore delle Forze di Polizia o dipendente bancario richiederà mai credenziali personali via telefono, sms o email. In caso di comunicazioni insolite da numeri sconosciuti, è meglio ignorarle e contattare direttamente i propri cari per confermare la situazione.
La Polizia Postale fornisce anche dettagli su indagini specifiche in corso. Per esempio, una donna di 60 anni in provincia di Perugia è caduta vittima della “truffa del telefono rotto”, dopo aver ricevuto un messaggio dalla figlia che chiedeva denaro per acquisti d’urgenza. Solo in seguito ha scoperto di essere stata ingannata.
Un’altra indagine ha coinvolto un cittadino che, a seguito di un sms da un presunto “PosteInfo”, è stato contattato da un falso operatore che lo ha indotto a fornire le sue credenziali bancarie con promessa di risolvere anomalie sul conto. Le indagini hanno rivelato trasferimenti illeciti per oltre 7.000 euro.
Per ulteriori dettagli e informazioni utili per proteggersi da queste frodi, è possibile visitare il sito ufficiale della Polizia Postale al link www.commissariatodips.it.
In conclusione, l’operazione “Action Day” rappresenta un passo significativo nella battaglia contro le truffe informatiche, evidenziando l’impegno costante delle forze di polizia nella tutela dei cittadini.