Due giornalisti del Tg1 bloccati all’ingresso in Venezuela: Tajani esprime preoccupazione per il segnale negativo.

Negato l’ingresso in Venezuela a due giornalisti del Tg1: una decisione che solleva preoccupazioni per la libertà di stampa

Roma – L’ingresso in Venezuela ai due giornalisti del Tg1, Marco Bariletti e il cameraman Ivo Bonato, è stato negato al loro arrivo presso l’aeroporto internazionale Simón Bolívar di Maiquetía. I due professionisti sono stati prontamente separati dagli altri passeggeri durante il controllo passaporti e, successivamente, espulsi con l’obbligo di rientrare in Italia, senza alcuna spiegazione ufficiale da parte delle autorità venezuelane.

Di fronte a questo gesto, il vicepremier e ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso solidarietà ai due inviati e commentato sui social media: “La scelta di non farli entrare impedisce ulteriormente di far luce sul corretto svolgimento delle elezioni. Non un bel segnale”. Le parole di Tajani evidenziano il crescente allarme riguardo alla mancanza di trasparenza e libertà di informazione in un contesto politico già fortemente critico.

Numerose associazioni e figure politiche hanno rapidamente manifestato la loro preoccupazione. Il sindacato Unirai ha affermato in un post su X di essere solidale con i colleghi espulsi, sottolineando che entrambi erano presenti per documentare lo svolgimento delle elezioni in un clima non democratico e chiedendo alle autorità di garantire il diritto di informare.

Anche Mariastella Gelmini, senatrice di Azione, ha denunciato l’accaduto, sottolineando come questa situazione rappresenti “l’ennesima dimostrazione della volontà delle autorità venezuelane di mettere il bavaglio anche alla libera informazione”. Gelmini ha richiesto un intervento della comunità internazionale per tutelare la libertà di espressione e di informazione in Venezuela, evidenziando il carattere repressivo del governo di Nicolás Maduro.

Concordando con questa posizione, Federico Mollicone, presidente della Commissione Editoria della Camera, ha affermato che “questo episodio è l’ulteriore conferma della volontà di Maduro di nascondere al mondo la corruzione e la violenza che da anni avvolge il suo mandato”. Mollicone ha espresso preoccupazione per le crescenti tensioni nel paese, in seguito alle recenti elezioni presidenziali.

Questo nuovo episodio di espulsione non solo solleva interrogativi sulla libertà di stampa in Venezuela, ma evidenzia anche le sfide globali nella difesa dei diritti umani e della democrazia. In un momento in cui il Venezuela affronta problematiche significative, come una crisi economica e sociale prolungata, la presenza di giornalisti è fondamentale per garantire che le voci del popolo non vengano silenziate.

Insomma, la decisione di negare l’ingresso ai reporter del Tg1 mina non solo il principio della libertà di informazione, ma invia anche un messaggio inquietante sulla direzione in cui si sta muovendo il governo venezuelano.