Soldi russi ad Angela Carini: la FPI respinge il premio dell’International Boxing Association
In un clima di crescente tensione sportiva e politica, la Federazione Pugilistica Italiana (FPI) ha manifestato chiaramente la propria posizione riguardo al controverso premio di 100.000 dollari offerto dall’International Boxing Association (IBA) all’atleta azzurra Angela Carini. L’IB è presieduta da Umar Kremlev, un oligarca russo noto per i suoi legami stretti con il Cremlino e accusato di non essere in sintonia con il Comitato Olimpico Internazionale.
"La FPI non accetterà quel denaro", afferma con fermezza un comunicato pubblicato in risposta alle speculazioni alimentate dai media. Il premio, che prevedeva 50.000 dollari per Carini, 25.000 per il suo allenatore e 25.000 per la federazione, è stato accolto con scetticismo, soprattutto dopo il ritiro di Carini dall’incontro contro l’atleta algerina Imane Khelif.
La reazione della politica italiana non si è fatta attendere. Alessandro Zan, eurodeputato del Partito Democratico, ha definito "preoccupante e inquietante" la decisione di Kremlev, sottolineando come rappresenti una forma di propaganda russa. Zan ha dichiarato che la destra italiana, identificabile attraverso figure come Giorgia Meloni e Matteo Salvini, si sarebbe "prestata alla propaganda di Putin". A suo avviso, l’arrivo di soldi russi all’atleta italiana è un gesto che suona come un "grazie" alle forze politiche italiane che hanno sostenuto l’operato di Kremlev.
Anche Rosario Coco, presidente di Gaynet, ha espresso il suo dissenso, definendo i soldi offerti a Carini come "letteralmente insanguinati". Coco ha denunciato l’apparente connivenza tra l’IBA e le politiche di Putin, affermando che la lotta di potere dell’ente sportivo sta avendo ripercussioni negative sui diritti delle persone LGBTQIA+ in tutto il mondo. Ha ricordato come Kremlev, diffondendo affermazioni false su Khelif, stia alimentando una retorica contro i diritti civili e l’inclusione.
Riccardo Magi, segretario di Più Europa, ha rincarato la dose sui social media, etichettando la situazione come una "gigantesca fake news" che ha trovato supporto nella decisione di Kremlev di premiare Carini. Secondo Magi, il governo meloniiano sta isolando l’Italia nello sport, provocando una serie di figuracce a livello internazionale.
La vicenda ha messo in luce non solo la complessità delle dinamiche sportive contemporanee, ma anche l’intersezione tra sport, politica e diritti civili. In un momento storico in cui le competizioni sportive dovrebbero celebrare l’unità e la diversità , la controversia sollevata dalla decisione dell’IB e la reazione della FPI mettono in discussione i valori fondamentali dello sport. Mentre il dibattito si intensifica, resta da vedere come si evolverà la situazione e quali passi prenderà la federazione italiana in risposta a queste pressioni.