Aggressione a Roma: un sostenitore di Israele colpisce un militante di Rifondazione Comunista
Roma, 4 agosto 2024 – Un pungente episodio di violenza ha scosso oggi la capitale, quando un sostenitore di Israele ha aggredito il militante di Rifondazione Comunista Giovanni Barbera nei pressi della federazione del partito a Piazzale degli Eroi. L’accaduto è stato denunciato dal segretario nazionale del partito, Maurizio Acerbo, attraverso un post su Facebook, in cui ha descritto i dettagli dell’aggressione.
Secondo quanto riportato, l’aggressore stava strappando dei manifesti di solidarietà con il popolo palestinese. Quando Barbera lo ha invitato a smettere, la situazione è rapidamente degenerata. L’aggressore, armato di un manganello retrattile e di una bottiglia, ha infatti tentato di colpirlo. “Per fortuna non mi ha colpito con il manganello retrattile, perché sono indietreggiato nel tentativo di rifugiarmi all’interno della sede. Dopo mi ha colpito con due e tre calci sul pube”, ha raccontato Barbera, visibilmente scosso dall’episodio.
L’aggressione non solo ha suscitato un forte clamore politico, ma ha anche sollevato interrogativi sulla situazione attuale delle relazioni tra le differenti comunità di Roma. L’aggressore, indossando una kippah, sembrerebbe appartenere alla comunità ebraica, un dettaglio che ha rattristato Acerbo. “Questo ci amareggia perché ancora una volta si confermerebbe la deriva della comunità ebraica romana. L’identificazione con Israele, anche quando a guidarlo è l’estrema destra di Netanyahu, sta conducendo verso posizioni e comportamenti inaccettabili”, ha dichiarato il leader di Rifondazione Comunista.
Acerbo ha evidenziato che la solidarietà verso la causa palestinese non implica antisemitismo, ma piuttosto una ferma adesione ai principi democratici e antifascisti. “Ci aspettiamo che i vertici della comunità ebraica condannino questa aggressione”, ha concluso, annunciando il sostegno del partito a Barbera, che ricopre il ruolo di responsabile organizzazione della federazione di Roma.
La notizia dell’aggressione ha rapidamente fatto il giro dei social, sollevando un dibattito acceso sulla polarizzazione dei discorsi attorno al conflitto israelo-palestinese e sul ruolo delle varie comunità in questo contesto. Mentre le forze dell’ordine hanno identificato e fermato l’aggressore, molti si chiedono come eventi di questo tipo possano essere prevenuti in futuro.