Trump al centro delle polemiche sul pugilato femminile: attacco a Imane Khelif
Roma – Le controversie riguardanti il mondo dello sport si stanno facendo sentire anche oltre oceano, influenzando la campagna per le presidenziali statunitensi. Durante un comizio tenutosi ad Atlanta, l’ex presidente Donald Trump ha acceso un acceso dibattito commentando un recente incontro di boxe tra la pugile italiana Imane Khelif e un avversario biologicamente maschile.
Nel suo intervento, Trump ha dichiarato: “Una campionessa italiana si è scontrata sul ring con una persona che ha fatto la transizione, un bravo pugile uomo.” Le sue parole si sono rivelate infuocate, poiché ha continuato affermando che l’atleta “l’ha colpita due volte così forte che non sapeva cosa stesse succedendo.” Questo attacco ha riacceso le polemiche sull’inclusione degli atleti transgender nello sport, in particolare nei contesti femminili.
Questo argomento, che è già motivo di accesi dibattiti in tutto il mondo, diventa ora una mossa strategica nella corsa delle presidenziali. Trump ha descritto la sua rivale democratica, Kamala Harris, come “un’attivista trans radicale”, sostenendo che il suo approccio favorirebbe la partecipazione di uomini negli sport femminili, mettendo in pericolo le atlete donne.
In un clima già teso, il candidato repubblicano ha promesso un cambio di rotta: “Con me alla Casa Bianca, gli uomini non parteciperanno agli sport femminili.” Dichiarazioni che sembrano mirare non solo a mobilitare il suo elettorato, ma anche a sfruttare le polemiche legate alle prossime Olimpiadi di Parigi, dichiarando che “La parodia che sta avendo luogo alle Olimpiadi di Parigi finirà in America, quando ospiteremo le Olimpiadi di Los Angeles.”
L’incontro tra Khelif e il suo avversario, che ha scatenato l’ira di Trump, ha attirato anche l’attenzione di esperti di sport e diritti civili. La questione mitiga tra il rispetto per le scelte individuali e la necessità di proteggere la competitività nelle categorie femminili. Le opinioni sono polarizzate, ma ciò che è certo è che le parole di Trump hanno colto un nervo scoperto, riflettendo le tensioni sociali contemporanee riguardanti il genere e lo sport.
Le implicazioni della sua dichiarazione potrebbero rivelarsi significative tanto sul piano politico quanto su quello sportivo. Un tema che continua a far discutere e che, nei prossimi mesi, sarà sicuramente al centro dell’agenda dei candidati alle presidenziali americane.