Jacobs ha “scelto” l’Olimpiade sbagliata per fare 9″85
Un quinto posto che pesa, ma con un crono da medaglia. La prestazione di Marcell Jacobs nell’ultima finale olimpica dei 100 metri a Parigi 2024 ha suscitato un misto di ammirazione e rammarico. Con un tempo di 9″85, l’atleta azzurro ha visto sfumare un posto sul podio, nonostante il suo crono sarebbe stato sufficiente per ottenere una medaglia in quattro delle ultime cinque edizioni olimpiche.
Jacobs, che ha già conquistato l’oro a Tokyo nel 2021, ha concluso questa volta al quinto posto, dietro a un gruppo di velocisti che ha spinto i limiti dello sprint a nuove vette. Questa finale è stata storica, poiché tutti gli atleti partenti sono scesi sotto il muro dei 10 secondi, un traguardo fino a ieri impensabile.
Un’analisi dei numeri rivela che Jacobs ha mantenuto un buon inizio. Nei primi dieci metri, ha segnato un tempo di 1.87 secondi, superando i concorrenti. Ha mantenuto la leadership fino a una certa distanza, dimostrando che la partenza era di gran lunga competitiva. Nonostante questo avvio promettente, la velocità massima raggiunta da Jacobs è stata di 42,8 km/h, inferiore a quella degli altri atleti, in particolare di Noah Lyles, che ha toccato i 43,6 km/h.
La competizione a Parigi non è stata solo una prova di velocità, ma anche di prestazioni storiche. Infatti, i primi due classificati hanno registrato lo stesso tempo di 9.79 secondi, creando una situazione di incredibile parità. Tale precisione nel cronometraggio mette in luce l’elevato livello di competizione a cui Jacobs ha dovuto far fronte.
Se si guarda alla storia delle ultime Olimpiadi, il suo tempo sarebbe stato oro nel 2000 e potenzialmente oro o argento nel 2004. Un argento nel 2008, un quarto posto nel 2012, un secondo nel 2016 e un bronzo nel 2021. Con un 9″85, Jacobs avrebbe potuto vantare una sicurezza medagliere che gli sarebbe certamente stata utile nel definire il suo status nel mondo dell’atletica.
Malgrado questo risultato non abbia avuto l’esito sperato, la sua prestazione rimane un segnale forte della straordinaria capacità di competere ad alti livelli. La riflessione su quale “Olimpiade” sia stata scelta per mettere in mostra il proprio talento è aperta, ma una cosa è certa: Jacobs ha dimostrato che il segreto della velocità rimane nel mix di determinazione, strategia e una goccia di fortuna.
Il futuro per Marcell Jacobs, però, è ancora luminoso e i prossimi eventi saranno sicuramente seguiti con attenzione dai fan dell’atletica e non solo.