Sinner non ne può più delle Olimpiadi mancate: “Di quello che pensa la gente non mi importa molto”
In un’atmosfera di profonda delusione, Jannik Sinner ha parlato chiaramente sul suo forfait alle Olimpiadi di Parigi, un evento che aveva progettato di affrontare con tutte le sue forze. “Avevo detto fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo più grande per il 2024 erano le Olimpiadi, ma a pochi giorni dall’inizio non ero nemmeno in grado di alzarmi dal letto”, ha dichiarato il campione italiano, visibilmente provato dalla situazione.
La pressione del risultato e le aspettative del pubblico sono state un fardello pesante da sopportare per il giovane tennista. Con uno sguardo rivolto al futuro, Sinner ha minimizzato l’importanza delle opinioni esterne: “So io come mi sentivo, di quello che pensa o dice la gente non mi importa molto, francamente”. La sua risposta tocca un nervo scoperto, evidenziando il divario tra la percezione pubblica e la realtà personale.
Sinner, attualmente a Montreal, ha sottolineato che solo lui e il suo team conoscono realmente la gravità della sua condizione, definendo la differenza tra vedere le situazioni dall’interno e dalla prospettiva esterna. Ha aggiunto che ha deciso di non seguire più i social media, trovandosi meglio senza l’influenza di giudizi esterni: “Non guardo più i social, mi fa stare bene”.
Nonostante la frustrazione, Sinner ha mostrato una forza interiore impressionante. Ha infatti rivelato che i medici gli avevano suggerito un intervento chirurgico per rimuovere le tonsille, un passo che avrebbe potuto risolvere le sue continue ricadute di salute. Tuttavia, ha scelto di rifiutare questa opzione.
“Capisco la reazione della gente, ma ormai è andata così”, ha concluso Sinner, accettando il suo attuale stato e voltando pagina. I tifosi e gli amanti del tennis dovranno ora attendere con ansia il suo ritorno in campo, nella speranza di vederlo brillare come merita.
In un mondo dove le aspettative e i social network possono pesare enormemente, la voce di Sinner si erge come un promemoria che la salute e il benessere personale devono sempre prevalere sugli standard imposti.