A Civitanova Marche e Genova, due episodi inquietanti di violenza sessuale su minorenni
Due recenti episodi di violenza sessuale hanno scosso profondamente l’Italia, mettendo in luce l’urgente necessità di una maggiore tutela per i giovani. La notte tra il 7 e l’8 agosto, a Civitanova Marche, una ragazza di 14 anni è stata vittima di stupro da parte di un 25enne marocchino, il quale avrebbe abusato della minorenne dopo averla drogata con cocaina e costretta con minacce e violenze.
Il fermo dell’aggressore è stato convalidato dalle autorità , che accusano questo giovane senza fissa dimora di violenza sessuale aggravata. Secondo le ricostruzioni, la ragazza, in compagnia di un’amica di 16 anni, si era recata a Civitanova per trascorrere una serata nei locali del lungomare. La situazione è degenerata quando, dopo aver ricevuto l’offerta di droga e alcol dal suo aggressore, le due ragazze si sono ritrovate in un’area appartata. Qui, la minorenne è stata isolata e colpita, venendo costretta a subire un atto sessuale completo. Questo violento episodio è avvenuto sotto gli occhi di un complice, mentre l’amica si trovava a breve distanza.
Dopo aver vissuto l’incubo, la vittima è stata portata all’ospedale, dove è stato attivato il "codice rosa", fondamentale per garantire assistenza alle vittime di violenza. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a sostanze stupefacenti, ha tentato di difendersi dinanzi al giudice, ma senza successo.
Parallelamente, a Genova, un’altra ragazza di 16 anni ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un giovane che aveva invitato a casa per vedere un film. La studentessa, dopo un’incontro pletorico in un locale del centro, ha accettato con innocenza di far entrare il ragazzo nella sua abitazione, approfittando dell’assenza dei genitori. Purtroppo, quello che doveva essere un momento di svago si è trasformato in un incubo, con l’adolescente costretta a subire abusi.
La giovane, visibilmente scioccata, si è presentata all’ospedale Galliera, accompagnata dalla madre. Le indagini sono immediatamente partite, avviando un protocollo d’emergenza per le vittime di violenza. La testimonianza della madre ha confermato la versione della figlia, contribuendo a ricostruire la dinamica dell’aggressione.
Questi due episodi, avvenuti a pochi giorni di distanza, segnano una reiterazione di un fenomeno che richiede un’approfondita riflessione e interventi rapidi da parte delle istituzioni. È essenziale implementare misure di prevenzione e aumentare la sensibilizzazione per tutelare la sicurezza delle minorenni, affinché non si ripetano situazioni così tragiche e inaccettabili.