La diretta Musk-Trump sotto cyberattacco: partenza in ritardo
Roma, 13 agosto 2024 – Un evento atteso e di grande rilevanza, l’intervista tra Elon Musk e Donald Trump, ha subito un imprevisto colpo di scena: la diretta, programmata sulla piattaforma X, ha avuto un ritardo di ben due ore e si è svolta esclusivamente in versione audio a causa di un grave attacco informatico.
Il problema è stato subito annunciato dallo stesso Musk, che ha segnalato un massiccio attacco DDoS alla piattaforma, che consiste nel saturare le capacità di accesso del sito con un numero eccessivo di richieste. Questo problema ha costretto gli organizzatori a limitare l’evento, previsto in una forma più accessibile, ma che è stato successivamente reso pubblico in registrazione audio.
Le dinamiche dell’intervista
L’intervista è iniziata intorno alle 2:40 ora italiana e si è protratta fino alle 4:45. Due ore di chiacchiere ad ampio raggio che hanno toccato varie tematiche, tra cui politica interna, relazioni internazionali e questioni ambientali. Trump ha avuto modo di ripercorrere i suoi slogan e di riaffermare le sue posizioni su tematiche chiave, come l’immigrazione. Il miliardario ha promesso la “più grande deportazione della storia degli Stati Uniti”, descrivendo l’attuale situazione migratoria come “un’invasione”.
Musk, dopo aver descritto le problematiche tecniche, ha considerato l’attacco informatico come un indicativo della contrarietà a far sentire la voce di Trump. Un chiaro segnale delle tensioni che circondano i discorsi politici, soprattutto quando protagonisti sono figure così controverse.
Trump e la sua nuova posizione sui veicoli elettrici
Un momento sorprendente dell’intervista è stato quando Trump ha elogiato il lavoro di Musk nella produzione di veicoli elettrici. Infatti, il magnate ha deliziato Musk con un complimento, affermando che “i veicoli elettrici sono ok”, mentre in passato si era mostrato scettico sulla transizione ecologica. Quest’aspetto potrebbe rappresentare un cambio di rotta nel pensiero del Tycoon, ora più aperto a riconoscere i progressi tecnologici.
La polemica con l’Unione Europea
Non è mancata, inoltre, una polemica diretta con l’Unione Europea. Musk ha rivelato di aver ricevuto una lettera dal commissario Ue al mercato interno, Thierry Breton, in cui veniva invitato a moderare i contenuti dell’intervista. Breton ha avvertito Musk che, qualora non si conformasse alle nuove normative europee sui servizi digitali, l’Unione potrebbe adottare misure per proteggere i propri cittadini. Musk ha definito questo avvertimento come “un tentativo di censura”, con Trump che ha rincarato la dose, criticando l’Unione Europea per il suo approccio commerciale.
Conclusioni
Questa diretta, nonostante le problematiche tecniche e le tensioni politiche, ha offerto un palcoscenico per discutere argomenti cruciali per il futuro politico ed economico, sia negli Stati Uniti che a livello globale. La convergenza tra due figure così influenti offre un ulteriore spunto di riflessione sulle dinamiche del potere e del controllo dell’informazione nell’era digitale.