Malagò in corsa per il quarto mandato: una sfida inaspettata
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sta affrontando una nuova e avvincente maratona: la sua candidatura per il quarto mandato. Intervistato recentemente, Malagò ha espresso grande sorpresa riguardo alla competizione con il ministro dello Sport, Andrea Abodi, un avversario che non si aspettava di incontrare nel suo percorso.
"Da Andrea non me lo sarei mai aspettato", ha dichiarato Malagò, evidenziando il suo impegno e la volontà di proseguire il lavoro svolto negli anni. La legge, infatti, pone limiti alla sua permanenza al vertice del Coni, ma lui si mostra combattivo, pronto a difendere la propria posizione e a lanciarsi in un’offensiva strategica.
Malagò ha sottolineato il desiderio di completare il suo percorso, mirando a eventi cruciali come i Giochi del Mediterraneo e le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. "Vorrei restare fino a Taranto e Milano-Cortina, non sono figlie dello spirito santo, ma merito dell’attività di lobbing", ha affermato, ribadendo l’importanza della persuasione e del continuo confronto con le federazioni internazionali e il Comitato Olimpico Internazionale per ottenere risultati tangibili.
L’attività di lobbying, secondo Malagò, è stata fondamentale non solo per aggiudicarsi i Giochi del Mediterraneo, ma anche per convincere il CIO sulla capacità dell’Italia di offrire garanzie superiori rispetto a concorrenti come la Grecia.
Nonostante i risultati ottenuti dal movimento sportivo italiano, che ha visto 79 finali olimpiche, Malagò non si sente al sicuro. Gli atleti stessi, come riportato dal presidente, si sono detti preoccupati per la sua possibile partenza: "Almeno venti atleti mi hanno chiesto se era vero che li stavo lasciando".
“Attenzione”, avverte Malagò, ricordando che il Coni è il quarto in termini di competitività a livello mondiale, a fianco di nazioni blasonate come Stati Uniti, Cina e Germania. Pur riconoscendo le criticità e gli esponenti politici meno affini, si dice orgoglioso della collaborazione instaurata con le federazioni, anche quelle che inizialmente si sono mostrate più scettiche.
La strada verso il quarto mandato è dunque costellata di sfide, incertezze e ostacoli inaspettati. Malagò sembra tuttavia determinato a proseguire il suo cammino con fermezza e convinzione, sostenuto dalla fiducia nel lavoro svolto e nella condivisione di obiettivi con il movimento sportivo italiano.