Valentina Petrillo, la prima trans a gareggiare tra le donne alle Paralimpiadi
Rome, 13 agosto 2024 – In un contesto sportivo che riprende il suo corso tra polemiche e discussioni, un importante passo verso l’inclusione è rappresentato dalla figura di Valentina Petrillo, che diventa la prima atleta dichiaratamente transgender a gareggiare nella categoria femminile dei Giochi Paralimpici. La velocista napoletana di 50 anni parteciperà alle competizioni di 200 e 400 metri nella categoria T12, dedicata agli atleti con disabilità visiva.
Valentina ha intrapreso il suo percorso di transizione nel 2019, e prima di questo cambiamento avevano già all’attivo ben 11 titoli nazionali nelle competizioni maschili. Nell’esprimere la sua emozione per la selezione, ha dichiarato: “Faccio ancora fatica a crederci e tengo i piedi per terra perché la mia possibilità di partecipare a Tokyo sfumò per un soffio.” È evidente che la sua determinazione a rappresentare l’Italia alle Paralimpiadi di Parigi va oltre il semplice obiettivo sportivo, ma si configura come un atteso simbolo di inclusione.
Il percorso di Petrillo è segnato da sfide significative. Diagnostica con la sindrome di Stargardt all’età di 14 anni, la sua vista è limitata a 1/50 del normale. Tuttavia, la sua tenacia le ha già permesso di guadagnare due medaglie di bronzo ai Mondiali di atletica paralimpica dello scorso anno e ha ribadito la sua intenzione di concentrare i pensieri sull’imminente competizione solo una volta giunta a Parigi.
Il dibattito sull’inclusività nello sport paralimpico si intensifica ulteriormente. Dopo che la World Athletics ha vietato alle donne transgender di competere in eventi internazionali, le normative del Comitato Paralimpico Internazionale consentono alle atlete legalmente riconosciute come donne di partecipare nella categoria per la quale sono qualificate a causa della loro disabilità. Questo aspetto mette in luce come, nonostante le varie linee guida, ci sia spazio per affermazioni individuali e inclusione.
In un’intervista, Petrillo ha affermato che la sua partecipazione ai Giochi rappresenta non solo una realizzazione personale, ma anche un messaggio importante contro la discriminazione: “È un importante simbolo di inclusione.” Questo testimonia un cambiamento culturale all’interno del mondo sportivo, dove le storie di atleti come Valentina Petrillo possono contribuire a costruire una società più accogliente e rispettosa delle diversità.
Mentre ci si prepara per l’inizio delle competizioni, l’attesa cresce e gli occhi saranno puntati su Valentina, che dopo un lungo percorso di battaglie personali e professionali avrà l’opportunità di brillare sul palcoscenico internazionale delle Paralimpiadi.