Primo caso di vaiolo delle scimmie registrato in Europa: scoperta avvenuta in Svezia!

Vaiolo delle scimmie: primo caso in Europa scoperto in Svezia

È stato recentemente registrato in Svezia il primo caso di vaiolo delle scimmie in Europa, una notizia che ha destato preoccupazione ma anche la richiesta di calma da parte delle autorità sanitarie. Questo segnale arriva mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elevato la malattia a emergenza sanitaria internazionale.

Il caso è stato diagnosticato a Stoccolma e riguarda una persona che ha contratto il virus durante un viaggio in Africa. Si tratta della variante Mpox Clade I, la quale è stata rilevata per la prima volta al di fuori del continente africano. L’agenzia svedese per la sanità ha confermato che il paziente è attualmente in isolamento e sta ricevendo le cure necessarie, mentre i suoi contatti sono sotto attento monitoraggio.

Hans Kluge, direttore della OMS Europa, ha commentato l’importanza di questa scoperta, affermando: “Era solo questione di tempo prima che la variante mpox clade I, che sembra essere più grave della variante Clade II, venisse individuata in altre regioni, dato il nostro mondo interconnesso”. Kluge ha ribadito la necessità per i 53 Stati membri della regione europea e dell’Asia centrale di rafforzare la sorveglianza, applicare misure di sanità pubblica efficaci e garantire un accesso adeguato a vaccini e antivirali.

Il ministro della salute svedese, Jakob Forssmed, ha cercato di rassicurare la popolazione dichiarando che, pur prendendo la situazione sul serio, non c’è motivo di allarmarsi. Ha sottolineato che “il rischio di infezione è basso” e ha assicurato che i servizi sanitari sono preparati e dispongono di adeguate procedure in materia. Inoltre, ha confermato che sono disponibili vaccini nel paese.

Questa nuova emergenza sottolinea l’importanza di mantenere alta la guardia nell’epoca della globalizzazione, dove le malattie possono diffondersi rapidamente oltre i confini nazionali. Il caso svedese rappresenta un campanello d’allarme e una sollecitazione a tutti i governi per ottenere piani di risposta pronti ed efficaci per affrontare simili situazioni in futuro.