Affondamento del veliero di lusso Bayesian: il proprietario Michael Lynch tra i dispersi

Il Bayesian, il veliero di lusso affondato al largo di Porticello, e il mistero dei dispersi

Nella notte tra il 18 e il 19 agosto, il veliero di lusso Bayesian, costruito nel 2008 dal cantiere Perini Navi di Viareggio, ha tragicamente affondato al largo di Palermo. La causa del naufragio è stata una tempesta accompagnata da trombe d’aria, che ha colpito il veliero mentre si trovava ancorato. Quest’imbarcazione, diretta verso le isole Eolie e la Sicilia, era famosa per il secondo albero piĂą alto del mondo, in alluminio, raggiungendo un’altezza di 75 metri.

Nonostante il suo prestigio e i numerosi premi ricevuti, tra cui il Superyacht Award nel 2009 come migliore barca a vela, il Bayesian ha subito un destino fatale. Subito dopo l’arrivo della tempesta, alle 4:15 del mattino, è stato lanciato un razzo di sos. Solo pochi minuti dopo, l’imbarcazione è stata inghiottita dalle onde, rimanendo a 50 metri di profonditĂ , con il mast rivenuto spezzato.

Dai primi soccorsi, risulta accertata la morte dello chef di bordo, mentre sei persone risultano ancora disperse, tra cui il proprietario dell’imbarcazione, l’imprenditore inglese Michael Lynch, e sua moglie Angela Bacares. Le operazioni di recupero stanno coinvolgendo sommozzatori, alcuni dei quali hanno avvistato dei corpi attraverso gli oblò del relitto. Al momento, 15 persone sono state salvate dai pescatori che si trovavano nelle vicinanze.

Il Bayesian, che poteva ospitare fino a 12 passeggeri e 10 membri dell’equipaggio, era stato noleggiato per una vacanza premio offerta ai collaboratori di Lynch, noto nel mondo degli affari come il "Bill Gates britannico". La settimana precedente il naufragio, il veliero aveva attraversato lo Stretto di Gibilterra, toccando il porto di Milazzo per rifornirsi e affermando la sua presenza nel contrastato panorama estivo siciliano.

Degno di nota è il fatto che un’altra barca a vela olandese, la Sir Robert B P, è riuscita a evitarne i danni e ha soccorso i sopravvissuti, evidenziando la tempestivitĂ  del supporto tra navigatori in mare aperto.

Mentre le operazioni di recupero continuano e il dramma dei dispersi si fa sempre più tangibile, rimane l’amarezza di una tragedia che ha colpito il mondo del lusso e della nautica, nel contesto splendido e insidioso del mare. Un evento che segna un’ulteriore pagina nera nella cronaca estiva di quest’anno, richiamando l’attenzione su come la natura possa travolgere anche le più grandiose progettazioni umane.