Ritrovamento storico: identificato un aereo della II Guerra Mondiale al largo di Sciacca
Sciacca, 20 Agosto 2024 – Grazie a un’intensa attività di ricerca, è stato finalmente identificato il relitto di un aereo affondato nel mare di Sciacca nel 2023. Si tratta di un Curtiss C-46 Commando, un aereo militare statunitense che ha lasciato un segno indelebile nella storia dei conflitti mondiali.
Il recupero e l’identificazione dell’aereo sono stati condotti dalla Soprintendenza del Mare dell’assessorato regionale dei Beni culturali. L’assessore Francesco Paolo Scarpinato ha sottolineato l’importanza di questo ritrovamento, evidenziando il ruolo fondamentale delle operazioni di archeologia subacquea nel recupero della memoria storica della Sicilia. «La Regione Siciliana è costantemente impegnata per scoprire e mettere insieme le tante tracce della storia recente e di quella antica che la nostra Isola ancora custodisce», ha dichiarato Scarpinato.
La scoperta del relitto risale al marzo 2023, quando un team del dipartimento Scienza della Terra e del Mare dell’Università di Palermo, in collaborazione con l’ISPRA, ha confermato la presenza dell’aereo. Le condizioni del fondale, caratterizzate da scarsa visibilità e dall’intensa attività di pesca a strascico, hanno reso difficile l’identificazione iniziale del modello. Il relitto ha subito danni significativi, con parti essenziali come l’elica del motore sinistro e la fusoliera compromesse dalle reti da pesca.
Le indagini per l’identificazione del C-46 si sono basate su elementi costruttivi dei motori e sull’ispezione della fusoliera. Un elemento chiave è stata una testimonianza di un pescatore, risalente agli anni ’40, che aveva soccorso aviatori statunitensi dopo un ammaraggio. Questo racconto ha coinciso con le informazioni raccolte, confortando ulteriormente il processo identificativo.
Gli approfondimenti hanno rivelato che l’aereo, consegnato alle forze aeree statunitensi nel maggio del 1944, era stato costretto a un ammaraggio a sud di Sciacca il 21 luglio dello stesso anno per mancanza di carburante. Questo relitto è unico nel suo genere nel Mediterraneo Centrale, poiché i C-46 erano principalmente impiegati nei teatri di guerra asiatici, risultando rari in Nord Africa ed Europa.
Il team di ricerca, composto da esperti quali Fabio Portella, Linda Pasolli e altri, ha messo in campo competenze storiche e tecniche per valorizzare questo straordinario ritrovamento. Foto e video documentano le fasi delle esplorazioni, mentre le ricerche storiche continuano a svelare i dettagli legati a questo pezzo di storia.
Con questa scoperta, la Sicilia si conferma un custode privilegiato della memoria storica, non solo della sua cultura locale, ma anche delle vicende internazionali che hanno segnato il corso della storia. Il relitto del C-46 non è solo un tesoro archeologico, ma un monito e un ricordo della complessità delle guerre, riemergendo dal mare per raccontare una storia che merita di essere ascoltata.