Inchiesta sul naufragio del Bayesian: alla ricerca dei possibili errori umani!

Naufragio del Bayesian: si indaga sulla catena di errori umani

PALERMO – È stata completata la terribile ricerca con il ritrovamento del corpo dell’ultima persona dispersa nel naufragio del veliero Bayesian, avvenuto nei pressi di Porticello. La vittima, Hannah Lynch, una ragazza di soli 18 anni, segna un triste epilogo di un incidente marittimo che ha scosso profondamente la comunità locale.

Con il recupero del corpo di Hannah, ora si avvia un’importante fase investigativa. Gli inquirenti si preparano a emettere avvisi di garanzia per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colpose, in modo da dare avvio alle autopsie necessarie. Le operazioni di recupero dei resti e di raccolta di prove riprenderanno domani mattina, mentre le testimonianze e le indagini continueranno a delineare i contorni di questo tragico evento.

Al centro delle indagini emerge una possibile catena di errori umani che potrebbero aver causato l’affondamento dell’imbarcazione. Tra le ipotesi più accreditate ci sono l’erroneo posizionamento del veliero e la mancanza di stabilità a causa della deriva mobile, parzialmente alzata. Inoltre, resta aperta la questione del portellone lasciato aperto involontariamente e il ritardo nell’attivazione del sistema di sicurezza automatico, essenziale in caso di emergenza.

Il comandante neozelandese James Cutfield ha riferito di non essersi accorto dell’arrivo della tempesta, un fattore che ha contribuito significativamente alla rapidità con cui il Bayesian è affondato, ribaltandosi di prua in un intervallo di tempo drammaticamente breve, stimato tra i 3 e i 5 minuti. In questo lasso temporale così ridotto, le vittime hanno tentato disperatamente di mettersi in salvo.

Oggi, il capo del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, Carlo Dall’Oppio, è intervenuto a Porticello, accompagnato dal direttore centrale per l’Emergenza, Marco Ghimenti. Entrambi hanno espresso gratitudine per il lavoro instancabile delle squadre coinvolte nelle operazioni di soccorso e recupero, sottolineando il grande impegno e la professionalità mostrati dai soccorritori.

Questo naufragio rappresenta non solo una tragedia umana, ma anche un’importante occasione di riflessione riguardo alla sicurezza in mare e alle misure necessarie per prevenire simili eventi in futuro. Con l’indagine in corso, la comunità intera attende ora risposte e giustizia per tutte le vite tragicamente spezzate in questa calamità.