Torino, ai domiciliari 4 militanti di CasaPound per l’aggressione al giornalista Joly
Un episodio di violenza ha scosso Torino nella serata del 20 luglio, quando il giornalista Andrea Joly, reporter per il quotidiano ‘La Stampa’, è stato aggredito da alcuni militanti di CasaPound nei pressi della sede locale dell’organizzazione. Ora, quattro di questi militanti sono stati posti ai domiciliari con l’accusa di violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate.
L’aggressione, che ha avuto luogo in via Cellini, è stata documentata dallo stesso Joly, che ha registrato un video mentre era avvicinato dai militanti che gli chiedevano: “Sei dei nostri?”. Non appena hanno realizzato che il cronista non apparteneva al loro gruppo, gli hanno inferto calci e pugni, rendendo chiara l’aggressività del gruppo.
Le misure restrittive sono state adottate dalla polizia di Torino come risposta diretta a questo episodio preoccupante e come segnale che la violenza non verrà tollerata. Il filmato girato da Joly ha suscitato indignazione e curiosità, mettendo in luce le dinamiche che possono portare a violenze gratuite contro chi è ritenuto "diverso" da un certo tipo di ideologia.
Questa aggressione rappresenta un ulteriore capitolo nella crescente tensione tra attivisti di estrema destra e il mondo del giornalismo, specialmente in un periodo in cui la libertà di stampa è sotto osservazione. Il caso di Andrea Joly ha già mobilitato la comunità giornalistica e diverse associazioni che si battono per la difesa dei diritti dei reporter, sottolineando la necessità di maggiore protezione per chi svolge un lavoro di informazione in zone ad alto rischio.
Le autorità locali hanno assicurato che continueranno a monitorare la situazione e a prendere le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini e dei professionisti del settore informativo. La speranza è che episodi simili vengano scoraggiati e che si stabilisca un clima di rispetto reciproco, fondamentale per una società democratica.