Ius Scholae: Bernini sottolinea l’importanza del tema per il futuro della comunità
Rimini, 23 agosto 2024 – La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha aperto un importante dialogo sul tema dello Ius Scholae durante la sua partecipazione al Meeting di Rimini. In un contesto di rapide trasformazioni sociali, Bernini ha enfatizzato come la questione della cittadinanza debba evolvere insieme alla società.
“Sono assolutamente convinta che come tutti i temi che non appartengono al programma di governo, ma che hanno un significato per la nostra comunità e per il nostro Paese, potrà essere discusso all’interno delle forze di maggioranza”, ha dichiarato Bernini, evidenziando la necessità di un ascolto reciproco tra le diverse componenti politiche per affrontare una tematica così cruciale.
Nel proseguire il suo intervento, la ministra ha fatto appello alla responsabilità di riflettere “in termini di futuro e non di passato”, sottolineando l’importanza di adattare le politiche per rispondere a una società sempre più complessa e diversificata. Questo approccio è centrale per il concetto di Ius Scholae, che propone una visione della cittadinanza basata su valori, ideali e cultura condivisi, piuttosto che su fattori estranei a questa comunione.
Bernini ha inoltre toccato il tema della formazione degli insegnanti, descrivendo il sistema educativo come “una fabbrica che produce futuro”. La ministra ha rimarcato l’importanza di garantire stabilità agli insegnanti, che spesso hanno lavorato in condizioni di precarietà, evidenziando che “è arrivato il momento restitutivo”. La richiesta di strutture legislative che tutelino gli insegnanti rappresenta un passo fondamentale per migliorare la qualità del sistema educativo e garantire un futuro migliore per gli studenti.
In conclusione, Anna Maria Bernini ha sottolineato che “la formazione dei formatori” deve evolversi per rispondere alle sfide attuali, esprimendo la necessità di un protocollo tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Università per garantire che anche i formatori siano adeguatamente preparati in un mondo in continua evoluzione. La tecnologia, ha ribadito, deve servire l’individuo e non dominarlo.
L’intervento della ministra offre uno spaccato significativo sulle politiche educative attuali e future, indicando una chiara volontà di promuovere un dialogo costruttivo e inclusivo su temi di rilevanza nazionale.