Archeologia Siciliana: Recuperato un Ennesimo Rostro dalla Battaglia delle Egadi
Il mare che circonda le isole Egadi continua a riservare sorprese e tesori archeologici. In un’importante operazione condotta a metà agosto, è stato recuperato un nuovo rostro in bronzo, a circa 80 metri di profondità, dai subacquei della "Society for documentation of submerged sites" (Sdss). Questo ritrovamento si inserisce nel contesto di una campagna di ricerche che prosegue da anni, sotto l’egida della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, in collaborazione con la statunitense Rpm Nautical Foundation.
Il rostro, recuperato grazie alla nave oceanografica da ricerca “Hercules”, presenta decorazioni simili ai reperti già rinvenuti nelle precedenti campagne. Il pezzo, in particolare, mostra un elaborato rilievo che rappresenta un elmo di tipo Montefortino, dotato di tre piume nella parte superiore. Al momento, però, la presenza di eventuali iscrizioni non è ancora stata accertata a causa delle concrezioni marine che ne ricoprono la superficie.
Dopo il recupero, il reperto è stato trasferito nel laboratorio di primo intervento dell’ex Stabilimento Florio di Favignana, dove sarà oggetto di approfonditi esami da parte degli archeologi. L’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti, che arricchiscono la comprensione della storica battaglia tra romani e cartaginesi.
"I fondali delle Egadi sono una fonte preziosa di informazioni," ha dichiarato Scarpinato, riferendosi all’eredità dell’archeologo Sebastiano Tusa, la cui intuizione ha aperto la strada a significativi ritrovamenti nel teatro della battaglia che nel 241 a.C. segnò la fine della prima guerra punica e il passaggio del dominio romano sul Mediterraneo.
Con quest’ultimo ritrovamento, il numero totale di rostri recuperati sale a 27. Questi elementi, utilizzati per lo speronamento delle navi nemiche, rappresentano un’efficace arma di guerra dell’epoca. Negli ultimi vent’anni, le operazioni di ricerca hanno portato alla luce anche 30 elmi Montefortino, due spade, un notevole numero di monete e anfore, rivelando legami sempre più stretti tra passato e presente.
La Battaglia delle Egadi, combattuta a nord-ovest dell’isola di Levanzo, continua così a raccontare una storia di conflitti e conquiste, contribuendo a delineare il profilo storico e culturale di una Sicilia intrisa di tradizione e patrimonio archeologico.