Otto anni fa il terremoto di Amatrice e del centro Italia: un bilancio di ricordo e ricostruzione
Oggi, 24 agosto 2024, si commemorano gli otto anni dal devastante terremoto che, nel 2016, colpì il centro Italia, in particolare il comune di Amatrice, riducendo in macerie gran parte delle sua storie e vite. Un drammatico promemoria di quella notte del 24 agosto quando, alle prime luci dell’alba, una scossa di magnitudo 6 segnò una delle pagine più oscure nella memoria recente del nostro Paese. Furono 299 le vittime registrate, e oltre tremila persone furono costrette a fuggire dalle loro abitazioni.
La distruzione colpì non solo Amatrice, ma anche i comuni circostanti di Norcia, Accumoli e Arquata del Tronto, facendo emergere un vasto cratere sismico che interessò quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per un totale di 138 comuni coinvolti.
Un doveroso ricordo delle vittime
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha voluto ricordare le vittime con un messaggio carico di emozione: “Il nostro commosso ricordo va a tutte le vittime e ai feriti di quei tragici eventi”, esprimendo gratitudine ai vigili del fuoco e a tutti coloro che si adoperarono per prestare soccorso in quei momenti disperati.
Questa giornata di commemorazione è anche un momento di riflessione per valutare i progressi della ricostruzione che, seppur con difficoltà e ritardi, ha finalmente mostrato segni di accelerazione.
Droni sopra Amatrice: la situazione attuale
Un video ripreso da un drone ha messo in luce l’attuale stato del centro storico di Amatrice, una cittadina che simboleggia le ferite inflitte dal sisma. 239 vittime, su un totale di 299, provenivano da questo territorio, segnando così un triste record. Il commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, ha dichiarato che “il primo dovere delle Istituzioni è fare memoria delle vittime” e ha chiesto scusa per i ritardi accumulati.
Progressi nella ricostruzione: dati incoraggianti
I dati recenti sulla ricostruzione forniscono speranze. Solo fino al 31 luglio 2024, 31.786 richieste di contributo per la ricostruzione privata sono state presentate, comprendenti un importo complessivo di 14,5 miliardi di euro. Di queste, il 64% è stato approvato, rappresentando un segnale positivo rispetto ai ritardi del passato.
In particolare, il periodo tra il 2022 e il 2024 ha visto una notevole accelerazione, con quasi 9mila richieste di contributo approvate, per un importo di quasi 7 miliardi di euro. Il 57% delle richieste proviene dai comuni delle Marche, segno che l’azione di ricostruzione sta toccando anche le aree più colpite.
Un cambio di passo tangibile
Il commissario Castelli ha sottolineato l’importanza di un “cambio di passo tangibile” sia nei luoghi che hanno subito il maggior impatto del terremoto, sia nel recupero delle comunità. “Grazie alla coesione e alla collaborazione con la Regione e i vari enti”, ha affermato, “stiamo progressivamente reintegrando queste zone che una volta erano vitali”.
In un clima di rinnovata speranza, l’assessore alla Politiche di Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, ha rimarcato la necessità di una ricostruzione che rispetti l’identità e la storia dei borghi colpiti, affermando che "questi borghi stanno iniziando a rivivere" attraverso il duro lavoro di ricostruzione in corso.
In questo commosso anniversario, il Paese ricorda non solo il trauma vissuto, ma anche la determinazione a rialzarsi e ricostruire, per onorare chi ha perso la vita e per dare un futuro alle generazioni a venire.