Sharon Verzeni e il suo compagno tornano dai Carabinieri: un incontro scontato o c’è dell’altro?

Sharon Verzeni, pressing sul compagno: nuove interrogazioni dai Carabinieri

BOLOGNA – Il mistero che avvolge l’omicidio di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa la notte del 29 luglio a Terno d’Isola, si infittisce. Negli ultimi giorni, il compagno della vittima, Sergio Ruocco, è stato nuovamente ascoltato dai Carabinieri. Il suo ruolo in questa tragica vicenda rimane incerto, ma i continui incontri con le forze dell’ordine destano preoccupazione e interrogativi.

Durante le ultime tre giornate, Ruocco ha risposto alle domande degli inquirenti e ha fatto ritorno nella villetta dove viveva con Sharon per diversi accertamenti. Dopo aver prelevato alcuni oggetti non specificati, è stato accompagnato anche alla perquisizione di computer e telefoni, proprietà sua, poichÊ la giovane vittima non possedeva un computer. Queste azioni lasciano supporre che i Carabinieri stiano cercando di raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini.

Oggi, Ruocco ha lasciato la caserma dei Carabinieri, dichiarando ai giornalisti di avere un "appuntamento con i Carabinieri per domani", aggiungendo: “Il motivo me lo spiegheranno.” Questo strano “pressing” solleva domande: cosa sta cercando di scoprire l’autorità? Il suo alibi, che al momento del delitto stava dormendo, non sembra essere in discussione, supportato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che mostrano esclusivamente l’uscita di Sharon.

La dinamica dell’omicidio è inquietante: la donna ha telefonato dopo essere stata accoltellata, dicendo “Mi ha accoltellata.” Questa affermazione implica l’esistenza di un legame con l’aggressore, suggerendo che potrebbe trattarsi di qualcuno che lei conoscesse. Le indagini stanno cercando di chiarire i motivi della sua uscita dopo mezzanotte, un gesto ritenuto insolito dai familiari.

Le autorità continuano a indagare sulla vita di Sharon, inclusi i corsi di Scientology che aveva iniziato a frequentare. Al momento, però, non sono emerse circostanze sospette che possano indirizzare le indagini verso una pista concreta. È possibile che il ritorno del compagno davanti agli inquirenti sia un tentativo di trovare nuovi elementi o contraddizioni nel suo racconto. Ruocco, ospite a casa dei genitori di Sharon da quando la loro abitazione è sotto sequestro, mostra un atteggiamento sereno di fronte alla stampa, dichiarando: “Sono sempre pronto” quando viene interrogato sulla situazione.

L’omicidio di Sharon Verzeni resta quindi un caso spinoso e avvolto nel mistero, con i Carabinieri che continuano le indagini nel tentativo di risolvere questa tragica vicenda. La comunitĂ  attende risposte e giustizia per una vita spezzata in circostanze cosĂŹ drammatiche.