È guerra tra Israele e Hezbollah: escalation di violenze in Medio Oriente
BOLOGNA – Una nuova fase di conflitto si è aperta tra Israele e Hezbollah, con i due schieramenti che si scambiano colpi mortali. Nella notte scorsa, le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno lanciato un attacco preventivo contro i sistemi di lancio di razzi Hezbollah in Libano, definendoli "una minaccia immediata". La risposta dell’organizzazione sciita non si è fatta attendere: 320 razzi sono stati lanciati su 11 basi israeliane, portando il conflitto in una spirale di violenza mai vista da tempo.
Anche prima dell’alba, secondo fonti israeliane, Hezbollah stava preparando un attacco mirato al ministero della Difesa israeliano e ad altri obiettivi strategici nel centro del paese. Per ragioni di sicurezza, i voli all’aeroporto ‘Ben Gurion’ di Tel Aviv sono stati sospesi, prima di riprendere recentemente.
In un comunicato, Hezbollah ha affermato di aver completato con successo la prima fase dei suoi attacchi e ha confermato di aver colpito diversi obiettivi strategici. "La prima fase si è conclusa con un successo totale", ha dichiarato l’organizzazione, aggiungendo di aver preso di mira diversi centri militari israeliani.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, parlando della situazione, ha affermato: "Faremo del male a chiunque ce ne fa". Rivolgendosi agli israeliani, ha invitato i cittadini a seguire le indicazioni di sicurezza, sottolineando la determinazione di Israele a colpire le minacce in arrivo dal Libano.
L’attacco israeliano è stato confermato dal portavoce delle IDF, Daniel Hagari, che ha dichiarato: “Gli aerei da combattimento stanno ora attaccando obiettivi di Hezbollah”, mentre il vostro capo di stato maggiore sta coordinando direttamente le operazioni.
Secondo le IDF, circa 100 aerei da combattimento hanno già distrutto "migliaia di piattaforme di lancio" di Hezbollah nel sud del Libano, segnalando un’intensificazione delle operazioni militari. "La maggior parte di esse erano dirette verso il nord e alcune verso il centro del paese", ha aggiunto Hagari.
La situazione al confine tra Israele e Libano continua a deteriorarsi, mentre cresce l’apprensione a livello internazionale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato tramite un portavoce che il suo governo sta “monitorando attentamente gli eventi in Israele e Libano”.
Questo escalation di violenze segna un nuovo capitolo in un conflitto mai risolto, con preoccupazioni crescenti per la stabilità della regione e per la sicurezza della popolazione civile, che si trova intrappolata tra le linee del fuoco.