Ritrovata dopo quattro giorni di avventura nei boschi: protagonista una 89enne a Maccagno!

Tempi di paura, momenti di sollievo: ritrovata in vita un’anziana di 89 anni dispersa nei boschi di Maccagno

Maccagno, 25 agosto 2024 – Dopo quattro giorni di disperate ricerche, una donna di 89 anni, Giuseppina Bardelli, è stata finalmente ritrovata viva e in buone condizioni. L’anziana, originaria di un comune della provincia, si era persa mentre cercava funghi nei boschi del Varesotto, precisamente nella località di Forcora.

La donna era scomparsa mercoledì 21 agosto, quando, dopo un momento di distrazione da parte del figlio con cui si trovava, ha smarrito il suo cammino. Non avendo con sé un cellulare, i primi tentativi di localizzazione sono stati vani. Da quel momento, è scattata una vastissima operazione di ricerca che ha coinvolto diverse squadre di soccorso.

I soccorritori, tra cui i Vigili del Fuoco e volontari di associazioni locali, hanno mobilitato una quarantina di persone, utilizzando l’aiuto di cani molecolari e droni per esplorare le aree più difficili da raggiungere. Si sono uniti alle operazioni anche i Carabinieri e membri della Protezione Civile, intensificando gli sforzi nei giorni successivi alla sparizione.

Il lieto fine è arrivato solo nel pomeriggio di ieri, quando alcuni soccorritori hanno sentito le grida di aiuto della signora Bardelli. È stata rintracciata in una zona impervia della zona di Monterecchio, circondata da felci alte e vegetazione fitta. Un’operazione di elisoccorso è stata attivata per il recupero, e i sanitari hanno accertato che era disidratata e sotto choc, ma fortunatamente in buone condizioni generali.

“Abbiamo vissuto momenti di grande tensione, ma la gioia di averla trovata viva ci ripaga di ogni sforzo,” ha commentato uno dei soccorritori. Giuseppina, infatti, ha resistito bevendo acqua piovana raccolta in pozzetti. Ora è stata messa sotto osservazione dai medici per accertarsi che non ci siano complicazioni.

In conclusione, la vicenda di Giuseppina Bardelli si trasforma in una testimonianza di speranza e resilienza, un racconto che riporta alla luce l’importanza della comunità e del lavoro di squadra nei momenti di emergenza. Un chiaro richiamo alla precauzione: quando si esplorano zone isolati, è fondamentale non essere mai soli e portare dispositivi di comunicazione.