Tragedia nel Mare di Porticello: Interrogato il Comandante del Veliero Bayesian
Bologna, 27 agosto 2024 – È un giorno cruciale per l’inchiesta sul naufragio del veliero Bayesian, affondato tra il 18 e il 19 agosto a circa 500 metri dal porto di Porticello. Oggi, il comandante James Cutfield verrà ascoltato in Procura come indagato per naufragio e omicidio plurimo colposo, in un drammatico episodio che ha portato alla morte di sette persone.
La serata fatale ha destato numerose domande e preoccupazioni: come è stato possibile che, nonostante il maltempo, l’imbarcazione sia rimasta in rada? E perché i passeggeri non sono stati allertati del pericolo imminente? Questi sono solo alcuni dei punti che Cutfield, esperto di navigazione, dovrà chiarire agli inquirenti, che stanno esaminando anche dettagli tecnici come la posizione della deriva mobile e l’apertura dei portelloni.
L’avvocato del comandante, Giovanni Rizzuti, ha dichiarato che Cutfield è "molto provato dall’immensa tragedia" e ha anticipato che potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere. Questa scelta, vista la gravità delle accuse e delle responsabilità , non sarebbe sorprendente nel contesto dell’inchiesta.
Un’altra figura chiave nell’inchiesta è il vice del comandante, Tijs Koopmans, e non si escludono ulteriori indagini su membri dell’equipaggio presente quella notte. Purtroppo, il cuoco del veliero, di nazionalità canadese-antiguana, ha perso la vita e il suo corpo è stato rinvenuto vicino al relitto.
Ricerche Subacquee e Rischi Ambientali
Mentre il dibattito sull’incidente continua, un gruppo di sommozzatori è stato mobilitato per investigare il relitto del Bayesian, situato a circa 50 metri di profondità . La Procura ha ordinato una documentazione dettagliata del relitto, con l’obiettivo di cristallizzare tutte le prove necessarie per comprendere le cause del naufragio.
Ma non sono solo le indagini sulla tragedia a preoccupare. C’è un’ombra che si allunga sul mare: il veliero contiene circa 18 mila litri di carburante, e qualsiasi fuoriuscita rappresenterebbe un potenziale disastro ambientale. Il sindaco di Santa Flavia, Giuseppe D’Agostino, ha espresso la sua ansia: "Siamo un po’ tutti preoccupati." La rimozione dell’imbarcazione, una responsabilità della proprietà e della società di gestione, è urgente per prevenire una crisi ecologica nel mare di Porticello.
In un momento così delicato, le autorità devono affrettarsi non solo a chiarire le responsabilità legali, ma anche a garantire la sicurezza ambientale e a salvaguardare l’ecosistema marino. L’inchiesta continua, e le prossime ore saranno decisive per il futuro di tutti i coinvolti.