Nicole Kidman incanta Venezia e esplora l’erotismo femminile alla Mostra del Cinema
La Mostra del Cinema di Venezia, giunta all’81esima edizione, ha visto sbarcare un’altra grande star: Nicole Kidman, protagonista indiscussa della terza giornata del festival. L’attrice australiana ha fatto il suo ingresso sul molo vestita con un elegante abito nero di Bottega Veneta, con i fan in visibilio ad accoglierla.
Kidman torna a Venezia 25 anni dopo la sua memorabile interpretazione in "Eyes Wide Shut" di Stanley Kubrick, presentando il suo ultimo lavoro, “Babygirl”, diretto da Halina Reijn. Questo film affronta con audacia il tema dell’erotismo femminile, un argomento che si rivela cruciale nella narrazione contemporanea.
Nel film, Nicole interpreta Romy, una donna intraprendente e sposata con un regista teatrale (Antonio Banderas), il cui matrimonio entra in crisi quando Romy inizia una relazione con uno stagista ventunenne. "Babygirl" è un viaggio nelle fantasie sessuali di una donna che rischia tutto per esprimere i propri desideri reconditi. Le scene audaci e esplicite non mancano, e l’attrice ha descritto la sua esperienza sul set come “profondamente liberatoria”. Kidman ha dichiarato: “La storia parla di desiderio, matrimonio, verità, potere e consenso…”, sottolineando l’importanza di avere donne al timone di progetti come questo.
Anche Antonio Banderas ha condiviso il suo entusiasmo per il film, notando come la sceneggiatura di Halina Reijn sia “qualcosa di diverso” rispetto a ciò che si vede solitamente, citando un certo grado di autocensura nei progetti cinematografici odierni.
La presenza di Kidman a Venezia non è solo un omaggio alla sua carriera, ma anche un segno di come il cinema stia evolvendo verso narrazioni più inclusive e rappresentative. Il festival continua a dimostrarsi una piattaforma vitale per le voci femminili nel cinema, confermando che la Mostra di Venezia rimane un’importante vetrina per i progetti che sfidano le convenzioni e abbracciano l’ambiguità dell’essere umano.
In un mondo sempre più attento alle tematiche di genere, la performance di Kidman in "Babygirl" potrebbe rivelarsi non solo un momento di intrattenimento, ma anche un catalizzatore per discussioni necessarie sull’erotismo e sul desiderio femminile. La Mostra del Cinema di Venezia si conferma, quindi, come un prestigioso palcoscenico per esplorare queste sfide narrative e culturali.