Sospensione di X in Brasile: il social di Elon Musk risponde alle accuse di disinformazione! Ecco cosa è successo.

In Brasile sospeso X di Elon Musk: le nuove accuse di disinformazione e la risposta del tycoon

L’ormai noto social media X, precedentemente conosciuto come Twitter e di proprietà di Elon Musk, ha subito una sospensione immediata e completa in Brasile, come deciso dalla Corte Suprema del Paese. La misura è stata adottata dal giudice Alexandre de Moraes, che ha evidenziato nel dispositivo dell’ordinanza che questa rimarrà in vigore finché la piattaforma non avrà rispettato tutti gli ordini del tribunale e pagato le sanzioni pecuniarie previste.

La controversia legale tra X e le autorità brasiliane ha avuto il suo un punto di inizio nell’aprile scorso, quando il giudice de Moraes aveva già ordinato la sospensione di numerosi account accusati di diffondere disinformazione. Questi account erano prevalentemente associati a sostenitori dell’ex-presidente Jair Bolsonaro, il quale ha governato fino alla presa di potere di Luiz Inacio Lula da Silva, leader del Partito dei Lavoratori, nel gennaio 2023.

Il potere giudiziario ha deciso che gli account debbano rimanere sospesi fino al termine dell’inchiesta che li ha coinvolti. De Moraes ha anche richiesto ad Apple e Google di rimuovere rapidamente l’app di X dai loro store, imponendo un termine di cinque giorni per l’esecuzione della misura. Questo intervento accresce le tensioni tra il Brasile e la compagnia di Musk, già sotto scrutinio per le sue politiche di moderazione.

In risposta all’ordinanza, il miliardario ha preso a cuore la questione pubblicamente, esprimendo le proprie preoccupazioni attraverso un post su X in cui ha scritto: "La libertà di espressione è il fondamento della democrazia e un pseudo-giudice non eletto in Brasile la sta distruggendo per fini politici." Questa affermazione sottolinea l’apprensione di Musk riguardo al potere della magistratura nel limitare la libertà di espressione online.

Il caso di X in Brasile rappresenta un esempio significativo del crescente conflitto tra piattaforme di social media e autorità governative, una battaglia che continua a focalizzarsi sulla lotta contro la disinformazione e la protezione della libertà di espressione. Resta da vedere come e se X riuscirà a ripristinare il suo servizio in Brasile, e quali implicazioni avrà questa vicenda per l’approccio globale alle politiche di moderazione dei contenuti.