Cresce la tensione nel carcere minorile di Milano: il sindacato della Polizia Penitenziaria denuncia la mancanza di azioni concrete contro le ripetute aggressioni.

Rivolta nel Carcere Minorile di Milano: Appello del Sindacato della Polizia Penitenziaria

Il carcere minorile di Milano, noto come Istituto Penale Minorile Beccaria, è stato teatro di una violenta rivolta da parte dei detenuti, che ha incluso tentativi di fuga. L’episodio ha sollevato un allarme crescente all’interno del sistema penitenziario, con il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) che ha lanciato un appello urgente per un intervento da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

"Quel che è avvenuto è davvero sconcertante", afferma Donato Capece, segretario generale del SAPPE, nel commentare l’accaduto. "Le ultime aggressioni sono sintomatiche di una gestione interna inefficace", denuncia Capece, sottolineando che le problematiche legate al personale di Polizia Penitenziaria nel settore minorile continuano a negare la sicurezza necessaria all’istituto. A suo avviso, le aggressioni si ripetono senza provvedimenti concreti da parte delle autorità preposte, rendendo la situazione sempre più insostenibile.

Capece ha messo in evidenza un trend preoccupante che coinvolge non solo il Beccaria, ma anche altre strutture penitenziarie minorili in Italia, come quelle di Palermo, Catania e Torino. "Da troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile", ha dichiarato, riferendosi agli incidenti che continuano a verificarsi in diverse istituzioni.

La critica si è estesa anche all’introduzione di misure che consentono l’accesso nelle carceri minorili di maggiorenni fino ai 25 anni. "La politica ha deciso di ampliare la tipologia di detenuti, ma nessun adeguamento nelle politiche di gestione", ha sottolineato Capece, richiamando l’attenzione sulla necessità di riformare le attuali pratiche di detenzione che non si allineano con i moderni profili criminali dei detenuti, spesso caratterizzati da gravi crimini già a partire dai 15-16 anni.

In chiusura delle sue dichiarazioni, Capece ha espresso la sua delusione rispetto alla risposta del Direttore Generale del Ministero della Giustizia Minorile e di Comunità, accusandolo di "assenza nel garantire la sicurezza e la stabilità del sistema penitenziario minorile". La crisi all’interno delle strutture penitenziarie per minori è dunque un argomento che richiede un’attenzione immediata e riforme sostanziali per evitare ulteriori episodi di violenza e disordini.

Il SAPPE, in questa battaglia per la sicurezza di chi lavora negli istituti e per il benessere stesso dei giovani detenuti, chiede che le autorità competenti compiano scelte concrete e rapide, affinché situazioni così gravi non possano ripetersi in futuro.