Vaccinazioni anti-polio a Gaza: un obiettivo ambizioso per 640mila bambini
Roma – È ufficialmente iniziata oggi nella Striscia di Gaza una campagna di vaccinazione contro la poliomielite, con l’intenzione di raggiungere circa 640mila bambini di età inferiore ai dieci anni. Le operazioni sono partite nell’area di Deir Al-Balah e continueranno fino a mercoledì, per poi spostarsi a Khan Younis e, infine, nel nord della regione.
Questa iniziativa vitale è stata resa possibile grazie a un accordo di tregua temporanea e localizzata fra Israele e Hamas, l’organizzazione palestinese al governo di Gaza dal 2007. Il contesto in cui si sviluppa questa campagna è preoccupante: a fine agosto è stato registrato un caso di poliomielite, malattia virale altamente contagiosa, che ha richiamato l’attenzione sulla precarietà delle condizioni igieniche e sanitarie, peggiorate ulteriormente dopo l’offensiva militare di Israele avviata il 7 ottobre in risposta a precedenti attacchi di Hamas.
Per supportare questa campagna, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha messo a disposizione ben 1 milione e 600mila dosi di vaccino. La gestione della distribuzione è affidata all’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che ha già avviato le operazioni a Deir Al-Balah.
La vaccinazione, che prevede somministrazioni orali, dovrà essere ripetuta nell’arco di quattro settimane, per garantire una copertura efficace tra i bambini della regione. La speranza è quella di prevenire ulteriori casi e arrestare la diffusione della malattia in un contesto già segnato da profondi conflitti e crisi sanitarie.
Questa campagna di vaccinazione non è solo un passo fondamentale per la salute dei giovani della Striscia di Gaza, ma rappresenta anche un segnale di speranza in un periodo di crescente tensione e instabilità nella regione.