Meloni sulla strage di Paderno: "Da madre, cosa spaventosa"
La premier Giorgia Meloni ha rilasciato una profonda dichiarazione sulla strage di Paderno Dugnano, avvenuta recentemente e che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana. Intervistata da Paolo Del Debbio nel programma "4 di Sera" su Retequattro, Meloni ha espresso il suo orrore per l’atto violento compiuto da un giovane nei confronti della sua stessa famiglia. "Da mamma, cresci un figlio ci metti tutto l’amore che hai e poi il ragazzo uccide te, il papà e il fratellino, è oltre l’immaginazione. Sono rimasta senza parole," ha dichiarato la premier, descrivendo la brutalità dell’evento come "una cosa spaventosa".
Questo tragico episodio ha portato a una riflessione più ampia sul tema della sicurezza e della salute mentale tra i giovani. Nel caso del 17enne responsabile della strage, l’assenza di un movente chiaro ha lasciato sgomenti io familiari e l’intera comunità. Secondo le indagini, il giovane ha descritto un "malessere" e ha rivelato di aver avuto pensieri omicidi, senza però mai associarli alla sua famiglia. "Dobbiamo affrontare un dibattito serio," ha aggiunto Meloni, sottolineando l’urgenza di comprendere le difficoltà delle nuove generazioni, in particolare in un contesto di crescente isolamento sociale e dipendenza digitale.
La premier ha anche toccato il tema della sicurezza in relazione alla recente individuazione del killer di Sharon Verzeni, un altro caso choc di violenza. Meloni ha assicurato che "la sicurezza è la mia priorità per questa stagione", evidenziando la necessità di implementare misure più efficaci. "Il tema dell’immigrazione è un tema su cui dobbiamo lavorare con efficacia e la diminuzione degli sbarchi aiuta," ha aggiunto, rendendo chiara la sua posizione sulla questione.
Infine, Meloni ha commentato la situazione del presunto assassino di Sharon, definendolo "un cittadino italiano a cui non manca niente e integrato." Le sue parole mettono in luce la complessità di un fenomeno che non si limita a fattori esterni, ma tocca anche la questione della salute mentale e della condizione dei giovani nel contesto attuale.
La premier ha chiuso l’intervento richiamando l’attenzione su un aspetto cruciale: "Non abbiamo capito cosa sta accadendo alle nuove generazioni." Con queste parole, ha sottolineato la necessità di un’analisi profonda e seria delle dinamiche giovanili e delle sfide che devono affrontare.