Sangiuliano al Tg1: "Avevo una relazione con Boccia ma non sono ricattabile"
In un’intervista esclusiva rilasciata al Tg1, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rivelato di aver avuto una relazione affettiva con la dottoressa Boccia, ma ha anche affermato con fermezza di non essere soggetto a ricatti. “Mi pesa parlarne ma sì, avevo un rapporto di tipo affettivo con la dottoressa Boccia”, ha dichiarato il ministro, aggiungendo che "non sono ricattabile" e che "mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia". Sangiuliano ha mostrato ricevute a conferma della sua dichiarazione, specificando che le spese erano state coperte personalmente attraverso la sua carta di credito.
Queste dichiarazioni giungono nel contesto di una polemica accesa riguardante la nomina della Consigliera per i grandi eventi del Ministero della Cultura, un tema che ha acceso le critiche da parte delle opposizioni. Il Partito Democratico ha subito reagito, dichiarando che “siamo all’autoassoluzione in diretta tv”. Irene Manzi, capogruppo del PD nella commissione Cultura della Camera, ha invitato Sangiuliano a chiarire la situazione in Parlamento, sottolineando l’imbarazzo che questa vicenda sta creando per l’intera amministrazione.
Simona Malpezzi, senatrice del PD, ha puntato il dito sull’uso improprio della Rai, suggerendo che “la tv di stato, pagata dai contribuenti, è stata messa a disposizione di Sangiuliano” per scopi personali. Ha osservato che, anziché presentarsi in Parlamento per discutere della controversia, il ministro ha scelto di occupare la prima serata televisiva, mostrando un atteggiamento che potrebbe compromettere la serietà delle istituzioni.
Dalla parte delle opposizioni, si solleva anche la questione dell’informazione pubblica, con i parlamentari del PD che definiscono “inamissibile l’uso privato della tv pubblica da parte di Sangiuliano”. Secondo loro, l’intervista di 15 minuti, senza la partecipazione di rappresentanti delle opposizioni, configura un abuso del servizio pubblico, ovvero “un regime di informazione che mortifica il servizio pubblico ad un uso privato”.
Le polemiche destate dalle affermazioni di Sangiuliano si pongono contro un fondo di crescente sfiducia nei confronti del governo, e la richiesta di convocazione dei vertici Rai in Commissione Vigilanza invita a riflessioni piĂą profonde sul rapporto tra politica e informazione nel contesto attuale.
In un clima di incertezze e interrogativi, sarĂ interessante osservare come questa vicenda si svilupperĂ nei prossimi giorni, mentre l’opinione pubblica continua a monitorare da vicino le dichiarazioni e le evoluzioni politiche.