Tragedia a largo di Lampedusa: continuano le ricerche per 21 migranti dispersi, tra cui 3 bambini
Roma – Un drammatico naufragio ha colpito il Mediterraneo, alimentando l’angoscia per la sorte di 21 migranti dispersi, tra cui tre bambini. Questo tragico evento è avvenuto quando un barcone, partito dalla località di Sabratah in Libia, ha iniziato a sprofondare in seguito a condizioni meteorologiche avverse.
I dettagli forniti dalle autorità indicano che l’imbarcazione era salpata domenica scorsa intorno alle 16. L’incidente è avvenuto il giorno successivo, mentre i migranti, già in pericolo, si trovavano in balia delle onde. Solo sette persone, tutte di nazionalità siriana, sono riuscite a salvarsi, aggrappandosi allo scafo del barcone capovolto per tre giorni prima di essere recuperati.
Le operazioni di salvataggio sono state condotte dalla Guardia Costiera italiana, che ha intercettato i sopravvissuti in acque territoriali italiane. Questi migranti sono ora stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa, dove riceveranno assistenza e supporto.
L’ennesimo naufragio nel Mediterraneo inquieta la comunità internazionale, richiamando l’attenzione sulle tragiche condizioni che molti migranti affrontano nel tentativo di raggiungere le coste europee. Le ricerche per i dispersi proseguono, ma il mare in tempesta rende ogni intervento ancora più difficile e rischioso.
Ci si interroga nuovamente sulle politiche migratorie e sulle misure di salvaguardia per le persone in fuga da conflitti e povertà . La tragedia di Lampedusa è un tragico promemoria dell’urgenza di affrontare le cause profonde della migrazione e di garantire la sicurezza per tutti coloro che intraprendono questo pericoloso viaggio.