Celebriamo l’Anniversario della Difesa di Roma: Mattarella onora la memoria deposte fiori a Porta San Paolo

Roma celebra l’81° anniversario della Difesa di Roma con una cerimonia commemorativa a Porta San Paolo

In una giornata carica di significato, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori a Porta San Paolo, rendendo omaggio ai caduti militari e civili della Difesa di Roma. Questo gesto simbolico ha segnato le celebrazioni per l’81° anniversario della storica ricorrenza, secondo quanto riportato in un comunicato stampa ufficiale.

La cerimonia si è svolta in un clima di riflessione e rispetto, con la presenza di importanti figure istituzionali, tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. L’evento ha visto anche la partecipazione di rappresentanti del governo e delle forze armate, insieme a numerose associazioni partigiane, portatrici dei gonfaloni.

Mattarella ha deposto la corona nei pressi della lapide commemorativa, annunciando la continuità della cerimonia al parco della Resistenza, dove una seconda corona sarebbe stata deposta in onore degli 87mila militari caduti tra il 1943 e il 1945 durante la lotta di liberazione. Una commemorazione che sottolinea l’importanza di ricordare la storia per costruire un futuro di pace.

Mediante il suo intervento, Francesco Rocca ha fatto un appello alla memoria, chiedendo di attualizzare il sacrificio di coloro che combatterono. Ha dichiarato: “Per dare il giusto riconoscimento ai combattenti che sacrificarono la loro vita l’8 settembre del 1943 dobbiamo sapere attualizzare il valore di quel sacrificio.” Una dichiarazione che rivela come la memoria di quegli eventi storici possa essere utilizzata per sostenere chi oggi vive situazioni di conflitto, ricordando fatti che riguardano anche il presente, come quanto accade in Ucraina e Gaza.

Il ministro Crosetto ha sottolineato il legame tra libertà e sacrificio, evidenziando che “non esistono società libere e democratiche senza unità e sacrificio”. Ha ricordato come l’8 settembre rappresenti un bivio drammatico nella storia italiana, enfatizzando il coraggio dei soldati che, di fronte a scelte difficili, non vacillarono. Il suo discorso ha messo in evidenza quanto il ricordo di tali gesta possa servire da monito e da ispirazione per le nuove generazioni.

Anche il sindaco Gualtieri ha parlato del significato storico dell’8 settembre, affermando che, se per alcuni questo giorno ha significato “la morte della patria”, è anche vero che “qui ebbe inizio un’altra storia di rinascita e di riscatto”. La sua riflessione pone l’accento sull’importanza di riconoscere la determinazione degli italiani nel riprendersi la dignità e l’onore, elementi fondamentali per la costruzione della democrazia.

La cerimonia di oggi non è solo un momento di commemorazione, ma è anche un’opportunità per rinnovare l’impegno verso la libertà e i valori democratici, esprimendo un riconoscimento collettivo a tutti coloro che hanno combattuto per un’Italia libera e giusta.