Maria Rosaria Boccia: “L’incarico mi è stato tolto per capriccio di donna, questa è dittatura”
Una nuova battaglia per i diritti e la dignità femminile è quella che ha intrapreso Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei, la quale si è trovata al centro di un acceso dibattito politico a seguito della revoca del suo incarico di consigliera per i grandi eventi del Ministero della Cultura. Accusando il governo di un comportamento dittatoriale, Boccia ha annunciato la sua partecipazione alla trasmissione "Cartabianca" per difendere la sua onorabilità .
In un post sui social, Boccia ha affermato: “Difendo la mia dignitĂ e onorabilitĂ di donna e cittadina, e quindi difendo la mia virtù”. Queste parole segnano l’inizio di una campagna volta a ripristinare la sua reputazione, macchiata, secondo lei, dalle offese rivoltele dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Nel suo messaggio, l’imprenditrice non si è limitata a esprimere il proprio disappunto, ma ha anche fatto un chiaro riferimento alla moglie dell’ex ministro: “Intendo provare che la mia virtĂą è stata brutalmente offesa in mondovisione.” Maria Rosaria Boccia ha denunciato che il suo incarico è stato annullato “per capriccio di donna”, un’accusa pesante che suggerisce un abuso di potere. “Se il capriccio comanda l’azione di governo, allora siamo giĂ al passaggio verso una nuova forma di governo: la dittatura,” ha dichiarato, mettendo in luce un possibile pericolo per i principi democratici del paese.
Boccia ha anche denunciato di non aver ricevuto scuse ufficiali e di essere stata minacciata di denuncia più volte. “Per amore della Democrazia e della Repubblica”, ha aggiunto, “devo difendere la mia onorabilità di donna e di cittadina repubblicana.” La sua denuncia non è solo una richiesta di giustizia personale, ma un richiamo a una riflessione più ampia sulla condizione delle donne nel contesto politico italiano.
Le sue parole hanno attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, stimolando un dibattito su temi di grande rilevanza come il rispetto, l’uguaglianza e il potere. “Il principio di conservazione della dittatura risiede appunto nel capriccio del dittatore,” ha chiosato, dimostrando così che la sua battaglia è anche una lotta contro ogni forma di oppressione.
Maria Rosaria Boccia, con la sua determinazione e le sue accuse dirette, si propone di restituire dignitĂ a se stessa e, per estensione, a tutte le donne che si trovano a fronteggiare simili ingiustizie. La sua partecipazione a "Cartabianca" promette di essere un momento cruciale per illuminare queste problematiche e rivendicare un maggiore rispetto per la dignitĂ femminile nella sfera pubblica e politica.