Folla ai funerali di Fallou Sall: "La sua morte sia da lezione per tutti"
Bologna è segnata oggi da un profondo dolore e una grande partecipazione in occasione dei funerali di Fallou Sall, il 16enne tragicamente ucciso con una coltellata durante una rissa avvenuta la scorsa settimana in via Piave. Le esequie, tenutesi nel cimitero di Borgo Panigale, sono precedute da una camera ardente aperta presso la Certosa. Già dalle prime ore del mattino, una lunga fila di persone si è formata per rendere omaggio al giovane e per porgere condoglianze alla famiglia.
Un momento di intensa emozione ha caratterizzato la cerimonia, con molti ragazzi, amici e abitanti del quartiere Borgo Panigale-Reno, presenti in t-shirt nera e con il ‘santino’ di Fallou, sul quale è scritta la frase “Pace e amore per tutti”. Accanto alla bara, decorata con numerose corone di fiori, quella del Comune e della scuola Belluzzi, i partecipanti hanno potuto leggere alcune frasi significative tratte dalla canzone di Giorgio Gaber, “La libertà”.
Durante la commemorazione, il presidente della comunità islamica di Bologna, Yassine Lafram, ha pronunciato parole forti e chiare: “La morte di Fallou deve essere una lezione per tutti i giovani”. Lafram, che ha visitato i familiari del ragazzo il giorno precedente, ha sottolineato l’urgenza di riflessione e di cambiamento, affermando che è necessario parlare con i ragazzi del valore della vita e dei legami familiari. Aggiunge: “La violenza non può essere la risposta al disagio giovanile” e invita a una maggiore collaborazione tra famiglie, scuole e istituzioni.
L’assessore comunale alla Scuola, Daniele Ara, presente ai funerali, ha descritto la situazione attuale degli adolescenti come un periodo di grande difficoltà, aggravato dalla pandemia. “Questa tragedia deve farci riflettere sulla distanza che esiste tra generazioni e sull’incapacità di dialogare”, ha sostenuto, esprimendo la necessità di un impegno collettivo per affrontare le problematiche giovanili.
Elaborando sulla situazione, Ara ha messo in evidenza come i servizi del Comune abbiano notato un malessere crescente tra i giovani, reclamando perciò un’alleanza tra adulti e ragazzi per affrontare i segnali premonitori di disagio.
La pressione e l’intensità emotiva della situazione sono state palpabili anche all’interno della camera ardente, dove era presente anche l’altro ragazzo coinvolto nella rissa che ha portato alla morte di Fallou. L’ambiente era carico di tensione, e la presenza delle forze dell’ordine ha ricordato a tutti la gravità della situazione che stava vivendo la comunità.
Durante la cerimonia funebre, la madre di Fallou ha dimostrato un grande coraggio, consolando i ragazzi in lacrime e trasmettendo un messaggio di unità. Il padre, invece, ha vissuto un momento di forte emozione, svenendo dopo aver gettato la prima manciata di terra sulla bara del figlio.
Infine, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha preso parte al rito, sottolineando la necessità di coesione all’interno della comunità per evitare tragici eventi futuri. “Non possiamo permettere che questa violenza continui a marcire le vite dei nostri giovani”, ha concluso, sottolineando novamente il dovere di tutti di prendersi cura delle giovani generazioni.
Questi funerali hanno simboleggiato non solo la triste fine di una vita promettente, ma anche un appello urgente alla società per riflettere e agire di fronte alla crescente violenza tra i giovani. Il messaggio è chiaro: la morte di Fallou deve essere un monito per tutti, affinché si lavori insieme per costruire un futuro migliore.