Settimo cielo della giustizia: Operazione “LUA MATER” smantella un arsenale mafioso in Sicilia
Nella mattinata di ieri, 12 settembre 2024, la Polizia di Stato ha dato vita a un’importante operazione, denominata “LUA MATER”, che ha visto coinvolti circa 180 agenti, impegnati a smantellare un’associazione per delinquere di stampo mafioso nei territori di Caltanissetta ed Enna. Questa operazione rappresenta un duro colpo al crimine organizzato, con l’arresto di 13 individui accusati di vari delitti, tra cui associazione mafiosa e detenzione di armi da guerra.
Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Caltanissetta, sono state coordinate da un’ampia squadra di forze dell’ordine, tra cui la Squadra Mobile di Enna e il Commissariato di Leonforte. Durante queste operazioni, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da 3 fucili mitragliatori Kalashnikov, 8 fucili, 9 pistole e oltre 1.000 proiettili di diverso calibro, pronti all’uso e a disposizione dell’organizzazione mafiosa operante nelle zone di Pietraperzia e Barrafranca.
Una delle indagini ha evidenziato come uno degli indagati, B.L., giĂ condannato per associazione mafiosa, fosse coinvolto nella custodia e nella manutenzione di armi per conto della famiglia mafiosa locale. L’intensificarsi delle indagini ha portato a scoprire che i soggetti indagati avevano tentato di nascondere l’arsenale interrandolo in una proprietĂ privata, ma grazie a riprese termiche e a metodi investigativi moderni, gli agenti sono riusciti a recuperare un gran numero di armi, dimostrando la pericolositĂ dell’organizzazione.
Parallelamente, un’altra indagine ha portato alla luce attività illecite legate a un bar di Regalbuto, dove sono state rinvenute ulteriori armi in possesso di A.P.F., cugino di un noto pregiudicato mafioso. Questa scoperta ha messo in luce le relazioni tra clan mafiosi operanti in provincia di Catania e Enna, rivelando una rete di collusioni ben radicate.
L’arresto di figure chiave come A.P.A., affiliato alla mafia con precedenti penali, ha dimostrato come la criminalitĂ organizzata cerchi di riorganizzarsi anche dopo essere stata colpita dalle forze dell’ordine. La polizia ha documentato una serie di interventi di A.P.A. nel risolvere dispute private e affari illeciti, evidenziando la sua attivitĂ di controllo sul territorio, un chiaro segnale della riorganizzazione dei poteri mafiosi.
L’operazione “LUA MATER” non solo ha portato alla luce una pericolosa rete criminale armata, ma ha anche evidenziato gli sforzi della Polizia di Stato nel contrastare il crimine organizzato. Le autoritĂ ribadiscono l’importanza di una continua vigilanza e azione di repressione contro le organizzazioni mafiose, che ancora operano con una sorprendente impunitĂ nelle aree piĂą vulnerabili della Sicilia.
Le forze dell’ordine non si fermeranno qui, continuando a monitorare e combattere la mafia in tutte le sue forme. La speranza è che operazioni come questa possano essere il preludio di un futuro più sicuro per le comunità colpite dalla criminalità organizzata.