La Polizia di Stato smantella un laboratorio di stupefacenti a Palermo: arrestati due nigeriani
Palermo, 13 settembre 2024 – La Polizia di Stato ha compiuto un’importante operazione antidroga, scoprendo un vero e proprio laboratorio per la produzione e il confezionamento di sostanze stupefacenti. L’operazione ha portato all’arresto di due cittadini nigeriani, O.U. di 39 anni e U.N.F. di 49 anni, accusati di produzione e spaccio di droga.
Durante i controlli nel quartiere di Ballarò, gli agenti specializzati della sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile hanno rinvenuto un appartamento trasformato in un laboratorio per la lavorazione di eroina e cocaina. Grazie alla loro profonda conoscenza delle dinamiche criminali sul territorio, i “Falchi” sono riusciti a sequestrare circa 4,5 chili di sostanze stupefacenti purissime, il cui valore sul mercato avrebbe potuto superare i 600.000 euro.
Il primo passo dell’operazione è avvenuto quando gli agenti, attenti a un cittadino nigeriano già sospettato di spaccio, lo hanno notato mentre si muoveva a bordo di un monopattino. Alla vista della Polizia, l’individuo ha cercato di fuggire, ingoiando qualcosa prima di essere bloccato dalle pattuglie intervenute. Sulla persona è stata rinvenuta una chiave che portava all’appartamento incriminato.
Con l’intento di sorprendere eventuali complici all’interno, gli agenti sono entrati nell’appartamento dove hanno trovato il connazionale all’opera nel laboratorio. Sono stati scoperti circa 3,5 chilogrammi di eroina e 1 chilogrammo di cocaina, oltre a tutto il necessario per il confezionamento delle sostanze, tra cui bilancini di precisione e frullatori. Agli agenti è stata inoltre sequestrata una somma di quasi 60.000 euro e 12 telefoni cellulari.
Durante l’intervento, i poliziotti hanno avuto motivo di sospettare che l’uomo bloccato avesse ingerito ovuli di droga. Dopo averlo sottoposto a esami medici, è emerso che l’individuo aveva effettivamente espulso oltre 70 ovuli di eroina nel corso del ricovero ospedaliero. Gli inquirenti ritengono che la tecnica del “trasporto intracorporeo” fosse già stata utilizzata dall’uomo per aggirare i controlli.
Le autorità competenti hanno convalidato gli arresti. Tuttavia, si rammenta che la responsabilità penale è da definirsi solo dopo un’eventuale sentenza passata in giudicato, in conformità al principio di presunzione di innocenza.
Questo episodi mette in luce l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di droga e la continua lotta contro le dinamiche criminali radicate sul territorio. La comunità palermitana può ora contare su uno sforzo costante per garantire la sicurezza e combattere la diffusione di sostanze stupefacenti.