Rinnovo del contratto di servizio Reset: le parole del consigliere Giaconia sulla nuova fase per le società partecipate!

Rinnovo del Contratto di Servizio della Reset: Critiche e Necessità di Dialogo

Il rinnovo del contratto di servizio delle società partecipate è al centro del dibattito a Palermo, con la terza Commissione "Società Partecipate" che ha recentemente incontrato le organizzazioni sindacali della consortile RE.SE.T. Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno espresso preoccupazioni urgenti riguardo al futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori.

Una Mancanza di Dialogo Sconvolgente

Un punto cruciale emerso dall’incontro è stata l’assenza di un dialogo tra i sindacati, la governance aziendale e l’amministrazione comunale. Massimo Giaconia, consigliere comunale di Progetto Palermo e vicepresidente della Commissione, ha sottolineato che l’amministrazione ha scelto di avviare un confronto con i sindacati solo dopo l’approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale, considerata una mossa irrispettosa verso le rappresentanze sindacali. Giaconia ha definito questa posizione come un segnale di "sconfinata arroganza", vista la complessità della situazione attuale, evidenziata da contenziosi pendenti tra l’azienda e i dipendenti.

Il Futuro dei Lavoratori e della Città a Rischio

Il nuovo contratto di servizio rappresenta un passaggio cruciale non solo per i lavoratori, che attendono da tempo il passaggio al full-time, ma per l’intera collettività palermitana, in quanto la Reset svolge servizi essenziali per la città. Giaconia ha espresso la necessità di un confronto tempestivo con i lavoratori prima che la proposta di delibera venga discussa in Consiglio comunale. Questo è particolarmente pressante considerando la necessità di affrontare la trattativa per il rinnovo del contratto decentrato del 2014, che secondo le organizzazioni sindacali comporterebbe notevoli sacrifici per i dipendenti.

Promesse Inadempiute e Criticità Continua

Inoltre, il consigliere ha richiamato l’attenzione su promesse, come quelle delle 40 ore settimanali, che avrebbero dovuto essere attuate già dal 1° settembre, ma sono rimaste disattese. “È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti", ha affermato Giaconia, esprimendo un forte desiderio di risolvere le problematiche esistenti e garantire un futuro migliore per i lavoratori della Reset.

La richiesta di un dialogo costruttivo tra le parti sembra ora più urgente che mai, per evitare di compromettere ulteriormente il già delicato equilibrio tra le necessità dei lavoratori e gli obblighi della pubblica amministrazione. Un appello che tocca il cuore della questione: il rispetto per i diritti dei lavoratori e l’importanza della loro voce nei processi decisionali che li riguardano.