Bologna: Proposta di riorganizzazione del calendario scolastico per migliorare l’esperienza educativa
Un nuovo appello si leva da Bologna per richiedere una riforma del calendario scolastico dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa mira a introdurre una pausa a metà anno, da collocare intorno al Carnevale, e a ridurre la durata delle vacanze estive, attualmente molto ampie. La petizione, lanciata da un insieme di 22 associazioni, è già online e punta a raccogliere 1.000 firme entro domenica, cosicché si possa presentare un documento ufficiale alla Regione, soprattutto in un momento di intensa campagna elettorale.
In un contesto dove il calendario scolastico prevede una lunga interruzione estiva di 14 settimane, i firmatari della petizione sostengono che questa organizzazione incida negativamente non solo sul percorso educativo degli studenti, ma anche sulla situazione economica delle famiglie. Vera Martinelli, portavoce di una delle associazioni coinvolte, ha dichiarato: “La nostra iniziativa nasce dalle esigenze concrete degli studenti, spesso trascurate. Da 12 anni il calendario rimane invariato, senza una pausa a Carnevale, un’esclusiva che non giova al benessere degli alunni”.
Durante una conferenza stampa tenutasi per presentare la petizione, Cristiana Costantini, insegnante e attivista, ha sottolineato come l’attuale delibera non tenga conto dei “bisogni dei ragazzi”, lamentando che il calendario attuale è uno dei pochi del nord Italia a non prevedere una pausa nel periodo di Carnevale. La richiesta, quindi, non mira a modificare la durata complessiva dei 200 giorni di scuola, ma si propone di distribuire in modo più equo le interruzioni.
La questione è urgente: oltre a migliorare il benessere degli studenti, la riforma proposta potrebbe contribuire a diminuire i tassi di abbandono scolastico, significativamente influenzati dalla fatica accumulata nel lungo periodo senza pause. Infatti, secondo quanto affermato da Cristian Traca, insegnante del Crescenzi Pacinotti, “gli studenti che affrontano un lungo periodo senza intervalli possono arrivare a marzo in condizioni critiche, mettendo a rischio la loro permanenza a scuola”.
La campagna ha già trovato un supporto significativo dalla politica locale, con esponenti del Partito Democratico che hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa. L’assessore alla Scuola, Daniele Ara, ha dichiarato: “La durata prolungata dell’estate non si può più sostenere. Vogliamo lavorare per ottenere almeno due settimane in meno di pausa estiva, e questo è un obiettivo che non sembra irrealizzabile”.
Anche se la strada verso una revisione del calendario scolastico sarà sicuramente ricca di sfide, l’attenzione e il sostegno crescenti nei confronti di questa proposta potrebbero infine portare a un cambiamento significativo nel modo in cui la scuola si adatta alle esigenze attuali degli studenti e delle loro famiglie. Con la petizione ora online, il tempismo non potrebbe essere migliore per sollevare una questione così rilevante e, si spera, stimolare una riflessione costruttiva a livello regionale.