A Catania si accende nuovamente il dibattito sulla gestione degli spazi pubblici, questa volta a causa delle pensiline dell’Amts, che ostruiscono il passaggio pedonale in diverse aree della città. A sollevare la questione è Andrea Cardello, Presidente della Commissione Comunale alle Partecipate, che ha chiesto con fermezza la rimozione immediata di queste strutture, ritenute un ostacolo alla sicurezza e alla libera circolazione dei cittadini.
“Bisogna far rimuovere immediatamente tutte le pensiline dell’Amts che letteralmente ostruiscono il passaggio pedonale e costringono le persone a camminare ai bordi della strada”, ha dichiarato Cardello, evidenziando la gravità della situazione. Secondo il consigliere comunale, la disposizione di alcune di queste pensiline rappresenta non solo un inconveniente logistico, ma anche un pericolo concreto per i pedoni, obbligati a spostarsi sul ciglio della strada per aggirarle.
Cardello non ha nascosto il suo stupore per la mancanza di supervisione che ha portato all’installazione di tali strutture in punti critici.
“Non riusciamo a concepire le modalità con cui sono state installate delle postazioni che, in questo caso, rappresentano più un danno che un servizio alla collettività”, ha aggiunto, criticando duramente l’assenza di controlli da parte delle autorità preposte durante i lavori di installazione.
La situazione è stata segnalata dai pendolari stessi, che hanno fatto notare le difficoltà create dalle pensiline mal posizionate. In risposta a queste segnalazioni, la Commissione Comunale alle Partecipate ha avviato una serie di verifiche e ha chiesto l’intervento urgente dell’Amts.
Per questo motivo, Cardello ha rivolto un appello diretto al presidente dell’Amts, Giacomo Bellavia, chiedendo l’immediata rimozione delle pensiline incriminate.
“Chiedo di posizionarle in modo da non penalizzare ulteriormente i pedoni”, ha concluso il consigliere, sottolineando l’importanza di tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire la fruibilità degli spazi pubblici.
La vicenda mette nuovamente in evidenza l’esigenza di un maggiore controllo sulle opere pubbliche in città, affinché queste non diventino un ostacolo anziché un servizio per la collettività.