De Laurentiis: “La Serie A dovrebbe lasciare le piattaforme tv che promuovono solo i match internazionali”
Il presidente del Napoli esprime frustrazione per la gestione dei diritti televisivi e l’approccio alla comunicazione del calcio italiano
ROMA – Durante un convegno organizzato da Radio Crc, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha sollevato una questione cruciale riguardo al futuro della Serie A. “La Lega non è riuscita a vendere i diritti all’estero, è un’ignominia”, ha dichiarato, esprimendo apertamente la sua insoddisfazione per la gestione attuale delle piattaforme televisive. De Laurentiis ritiene che il calcio italiano debba allontanarsi da accordi che privilegiano solo i match internazionali, a scapito del campionato nazionale.
Nel suo intervento, il presidente del Napoli ha sottolineato come il panorama calcistico italiano dovrebbe affrontare cambiamenti radicali. “Dobbiamo autoprodurre e commercializzare ciò che ci riguarda,” ha affermato, facendo riferimento alla necessità di un approccio più imprenditoriale e indipendente nella gestione dei diritti media. Secondo De Laurentiis, questa indipendenza è fondamentale per garantire un futuro prospero per i club italiani, molti dei quali, secondo lui, rischiano di “morire in un solo colpo” a causa della mancanza di investimenti e della scarsa visione strategica.
Il presidente del Napoli ha tirato in ballo anche l’esperienza di altre leghe sportive, come la NBA, che hanno saputo rivedere le loro regole e strategie per adattarsi al contesto attuale. “Noi abbiamo moltissimi problemi che non vengono regolamentati dalla politica,” ha detto. La sua critica si è rivolta in particolare alla mancanza di azione collettiva tra i club e le istituzioni del calcio italiano, che, secondo lui, è un fattore chiave per superare le sfide attuali.
De Laurentiis ha parlato anche del potenziale dei club italiani all’estero, sostenendo che “se i grandi club hanno milioni di tifosi, ce li avranno anche all’estero.” Egli invita i suoi colleghi a considerare questa opportunità e a pensare a un modello di business che possa attrarre questi tifosi, invece di concentrarsi unicamente sui match settimanali trasmessi in Italia.
In conclusione, il presidente del Napoli ha chiaramente espresso la sua posizione: “Dovremmo uscire da questi accordi con le piattaforme che vedo promuovere solo le partite internazionali.” La speranza è che la sua visione possa stimolare un dibattito più ampio all’interno del calcio italiano, spingendo verso una ristrutturazione che consenta alla Serie A di recuperare competitività e appeal a livello mondiale.