Locri (RC) – Scoperta una truffa ai danni dell’UE: beni per un valore di 170mila euro messi sotto sequestro!

Locri (RC) – Truffa alla UE: sequestrati beni per 170mila euro

Nella giornata di venerdì, i Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina e del Nucleo Carabinieri di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un Decreto emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Locri. L’operazione ha portato al sequestro preventivo di 169.985,25 euro, con possibilità di confiscare ulteriori beni in possesso di due individui coinvolti nella vicenda.

Il provvedimento è frutto di un’indagine nata da uno slancio proattivo dei Carabinieri, mirata a scoprire attività illecite legate a soggetti già noti per il loro coinvolgimento in fascicoli aziendali informatizzati nel territorio calabrese. Le indagini si sono concentrate sul versante ionico della Calabria, dove sono emerse condotte anomale da parte di due principali attori del crimine: una madre e suo figlio, entrambi titolari di ditte individuali.

Le analisi condotte dai Carabinieri hanno rivelato una presunta truffa aggravata diretta a ottenere tramite mezzi illeciti contributi pubblici significativi, previsti per il settore agricolo e amministrati dall’ARCEA, l’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura. Nonostante un provvedimento di interdittiva antimafia che gravava sulla madre, i due hanno continuato a manipolare le intestazioni aziendali e dei terreni per continuare a ricevere aiuti comunitari, ingannando così le istituzioni.

Questa operazione testimonia il costante impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro le frodi in danno dei bilanci statali e dell’Unione Europea. Gli sforzi congiunti dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Locri dimostrano un’efficace azione di coordinamento nell’affrontare crimini di questa natura, volti non solo a fermare la criminalità economica, ma anche a tutelare gli imprenditori onesti del settore agricolo.

Infine, è importante sottolineare che, in ossequio al principio di presunzione di innocenza, le persone coinvolte dovranno vedere confermate le loro accuse in un contesto processuale appropriato. Questo aspetto rimarca l’importanza della giustizia e del rispetto delle procedure legali nell’affrontare qualsiasi crimine.