Combatti il crimine: l’azione contro la mafia in prima linea!

Operazione Antimafia a Trapani: Arrestati 10 Soggetti con Legami Mafia

Nelle prime ore del mattino, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha dato il via a una rilevante operazione antimafia che ha portato all’arresto di 10 soggetti residenti nella provincia di Trapani, accusati di vari reati legati all’associazione a delinquere di stampo mafioso. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari, mette in luce le interconnessioni tra mafia, politica e affari nel territorio.

Le indagini, avviate nel maggio del 2021, hanno visto un imponente lavoro da parte della Squadra Mobile di Trapani, supportata dalla Squadra Mobile di Palermo e da altre unità della Polizia di Stato. L’obiettivo era quello di documentare il rinnovato dinamismo delle mafie locali, in particolare delle famiglie di Alcamo e Calatafimi, in seguito all’arresto di figure storiche di spicco.

Le indagini hanno rivelato un tentativo di occupare spazi vacanti nel controllo criminale. In particolare, la famiglia mafiosa alcamese ha trovato un nuovo leader in un pregiudicato locale, sostenuto da una cerchia di complici. Analogamente, la famiglia di Calatafimi ha visto un altro pregiudicato emergere come capo, consolidando la struttura mafiosa.

Le condotte estorsive documentate sono agghiaccianti. I criminali hanno minacciato imprenditori locali, tra cui un operatore nel settore alimentare e due attivi nell’edilizia, chiedendo somme fino a 50.000 euro per evitare ritorsioni. Un maneggio è stato costretto a chiudere a causa di pressioni, e un buttafuori trapanese ha dovuto lasciare il suo lavoro a favore di un soggetto legato alla mafia.

Ma l’operazione non si ferma alle sole estorsioni. Gli inquirenti hanno scoperto un pericoloso legame tra mafia e politica, in cui si evidenzia la capacità dell’organizzazione mafiosa di influenzare il voto a favore di candidati locali. È emerso che un ex senatore, legato al movimento politico “VIA”, avrebbe sollecitato appoggi mafiosi in cambio di denaro per le elezioni regionali del 2022.

In aggiunta, l’indagine ha portato alla luce un traffico di stupefacenti, con fornitori albanesi che riforniscono il sodalizio, e un arsenale di armi, tra cui due fucili a canne mozzate, provento di furto. La scoperta di oltre 9 chili di marijuana durante un’intervento ha ulteriormente dimostrato la portata delle attività criminali.

In totale, otto decreti di perquisizione sono stati eseguiti contemporaneamente agli arresti, indirizzati ad altri sospetti implicati nel traffico di influenze e nella detenzione illegale di armi. Le forze dell’ordine hanno assicurato che il fermo è basato su indizi significativi, tuttavia sarà il processo a stabilire le eventuali responsabilità penali dei coinvolti.

Questa operazione sottolinea l’impegno della Polizia di Stato contro le mafie, un fenomeno ancora presente e attivo in territori come la provincia di Trapani, dove la lotta per la legalità e la giustizia continua senza sosta. La comunità resta in attesa di sviluppi mentre gli inquirenti proseguono il loro lavoro di indagine, cercando di liberare la società dalla morsa della criminalità organizzata.